DI ROCCO SABATELLA
Vittoria e ottima prestazione consentono al Potenza di mettere un serissima ipoteca sulla salvezza. Una zampata del leone dell’area di rigore Caturano ha regalato una
vittoria meritata e sacrosanta a chi in campo è andato con il proposito di ottenere il successo. Certo ci sarà da giocare domenica prossima il ritorno al Viviani della sfida con il Monterosi, ma se il Potenza rigioca e siamo sicuri che lo farà, come ha fatto ieri a Teramo, per gli avversari sarà molto arduo riuscire a ribaltare la situazione che in questo momento è favorevole ai lucani. Sgombriamo subito il campo da interpretazioni della gara assolutamente fuori luogo e lontane dalla realtà. Ossia che il Monterosi è stata poca roba, che ha giocato male e che al ritorno sarà tutt’altra musica. Tanti a cantare le lodi della squadra laziale che avrebbe fatto un sol boccone del Potenza in disarmo e sfiduciato. Come se fosse improvvisamente diventato il Real Madrid. Salviamo la buona fede di costoro e optiamo nel credere che il pessimismo strisciante dopo il pari con la Virtus Francavilla sia stato dettato solo da motivi scaramantici.
LA SQUADRA Se la squadra laziale è stata messa nelle condizioni di non nuocere come dimostrano le zero parate di Alastra, il merito è stato esclusivamente del Potenza che ha avuto il dominio assoluto in tutte le zone del campo, ha tenuto il baricentro sempre alto, è stato compatto e ha ridotto a zero gli errori. Giusto per dare la dimensione esatta della prestazione impeccabile dei rossoblù, basta citare i dati inerenti la presenza dei giocatori del Potenza nella metà campo del Monterosi che si è aggirato intorno al settanta per cento dei minuti giocati e quello del possesso palla al sessanta per cento. Per questo la vittoria con un solo gol di scarto sta molto stretta al Potenza che poteva chiudere la gara, almeno, con il doppio vantaggio. Sono state veramente tante le azioni offensive costruite da Sbraga e compagni non concretizzate a pieno per mancanza di cinismo, cattiveria e maggiore precisione nelle giocate. Ma comunque è stato un bel vedere il Potenza in trasferta con questa mentalità e con la ricerca continua del gol.
DE GIORGIO Il merito va alla squadra ma anche a De Giorgio che ha saputo toccare le corde giuste dei calciatori e ha preparato, in maniera semplice, oserei dire, il modo con il quale affrontare questa delicata partita. Attenzione, concentrazione, niente errori, rapidità di circolazione palla e movimenti senza palla altrettanto veloci, pressing alto e soprattutto la richiesta di tenere vive queste qualità per tutti i novanta minuti come è poi realmente avvenuto. Per il giudizio sui singoli optiamo nel dare una votazione alta a tutti quelli che sono scesi in campo. Perché tutti hanno svolto il compito loro affidato in maniera egregia, dai difensori ai centrocampisti e agli attaccanti. Perché se fosse venuto meno qualche singolo nell’interpretazione della gara, il Potenza non avrebbe dominato in lungo e in largo come ha fatto.
CATURANO Ovviamente un voto più alto tocca a Caturano per la spettacolarità e il modo implacabile con i quali ha trasformato in un gol di rara bellezza di esterno sinistro un tiro passaggio di Schiattarella. E poi rendiamo onore al capitano diventato con questo gol, di capitale importanza per la squadra nella rincorsa alla permanenza, il bomber assoluto della serie C unica con 75 reti.
TIFOSI Come un voto alto tocca anche ai circa mille tifosi presenti a Teramo che hanno fatto avvertire alla squadra la sensazione di giocare al Viviani. In sala stampa grandi e meritati elogi di De Giorgio per l’ottima prestazione dei suoi giocatori ed anche un po’ di rammarico per non aver arrotondato il punteggio. Domenica prossima gara di ritorno al Viviani alle 20,30 e da De Giorgio parte l’invito alla squadra ad essere ancora più concentrata.