DI ALFONSO PECORARO
Quel “dobbiamo lavorare tanto, ma proprio tanto” pronunciato da Lerda in conferenza stampa è una presa di coscienza, un’assunzione di responsabilità, ma soprattutto una cancellazione dei “voli pindarici”. Allo stesso tempo, il tecnico ha chiesto di non esagerare nel caricare di pressioni eccessive il gruppo del Potenza Calcio Official, che al contrario deve essere libero da condizionamenti. La prima fotografia – dopo due partite col nuovo tecnico – appare sostanzialmente esatta. Avrà tempo di incidere maggiormente su ogni singolo aspetto il mister piemontese, ma nel frattempo aver fatto quattro punti in due gare e aver mantenuto la porta inviolata per due partite di fila (come non accadeva da marzo dell’anno scorso con Vibonese e Latina) deve essere inteso come un segnale incoraggiante.
Questa è la fase in cui servono prima di ogni cosa i risultati che aiutano a lavorare meglio e che consentono comunque di mettersi alla pari di avversari, diciamo così, “equivalenti” al Potenza. I quali stanno comunque sempre muovendo la loro classifica. Classifica, appunto, un’altra cosa che Lerda ha detto è quella di non volerla guardare, almeno fino al mese di gennaio, quando inizierà verosimilmente un altro campionato, dopo il mercato di riparazione.
Nel frattempo, occorrerà continuare a fare aggiustamenti e miglioramenti, anche perché pure la sfida con il Sorrento ha detto che ci sono cose che vanno e altre che devono andare meglio. Ed è sulle prime che bisogna tracciare la scia: ieri Caturano ha rispedito al mittente tutte le critiche dei giorni scorsi, tutti i discorsi di chi contestava la società per non averlo ceduto. Di tutti gli attaccanti arrivati è sempre e solo l’unico che dimostra con i fatti come si fa. Da Asencio è necessario pretendere di più, da Gagliano e Rossetti serve maggiore continuità di rendimento. Ed in mezzo occorre capire anche cosa, e a partire da quando, può dare Schiattarella, che finora non si è mai visto (ad eccezione della sfida col Brindisi) e si è fatto male a livello muscolare ad Avellino e pure ieri. Lerda è apparso preoccupato per la perdita, visto che quelle caratteristiche in rosa ce le ha solo lui, ma lo stesso, quando tornerà, dovrà dare molto di più. Prezioso è sparito dai radar, Pisapia è perennemente infortunato, Candellori viaggia veloce solo quando subentra. Una certezza è il solo Saporiti, in attesa che Laaribi possa riprendere per mano la squadra. Anche in questo reparto Lerda sta iniziando a prendere appunti. Salutiamo infine con soddisfazione la crescita del rendimento di Di Grazia e di Volpe per l’imprevedibilità che possono dare, e di Gasparini per qualche parata importante. Insomma, il primo impatto è sostanzialmente positivo: ora occorrerebbe seguire la scia.