domenica 24 Novembre 2024

Taranto, il passo indietro del presidente Giove
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Fonte: Tele Rama

Il fuoco di Taranto-Foggia sembra non voler spegnersi. Dapprima il doppio incendio in curva sud, poi le polemiche anche politiche per il mancato utilizzo dello stadio, sino a un presidente, come Massimo Giove, stanco di dover giocare due gare consecutive senza il pubblico amico e, inevitabilmente, acquisire quegli incassi utili a poter contribuire al bilancio societario. Il mercoledì di fiducia si è presto trasformato in un incubo: dapprima il no alla riapertura da parte della commissione provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo fino a quando non si completeranno i lavori di messa in sicurezza in curva sud, fondamentalmente i bypass per isolare il settore dal punto di vista degli impianti non basta. Una vicinanza alla società, quella espressa dall’assessore Cosimo Ciraci, che si è trasformata in concretezza chiedendo al sindaco Melucci di firmare la disputa del match domenica contro il Crotone a porte chiuse. Poi però il fatto giornalisticamente parlando più importante: la reazione del Taranto Fc. E la lettera del presidente Massimo Giove contiene un attacco ben preciso. Dapprima un pensiero generale ai tifosi: “Il Taranto, il mio Taranto sta disputando ormai un campionato perennemente in trasferta.” Poi un pensiero sulla Lega Pro dapprima sugli incidenti “I tifosi del Foggia, resisi colpevoli di un atto vandalico senza precedenti, possono felicemente assistere alle partite della propria squadra del cuore e la sua Società, che ad oggi ha subito una sola ammenda di 2000 euro ed una giornata a porte chiuse, può godere della presenza costante dei suoi numerosi tifosi.” Passando per il mancato rinvio delle gara in campionato, “per regolarità del campionato”, ricordando la X nella compilazione dei calendari. Infine nella missiva inviata ai tifosi l’attacco al sindaco. “Il mio Taranto è stato abbandonato a se stesso. In ogni città la Società calcistica che la rappresenta detiene con l’Amministrazione del territorio rapporti idilliaci e di grande collaborazione, per citare solo alcuni dei sindaci che hanno avuto a cuore la squadra della propria città. A Taranto questo non è possibile in quanto al suo Sindaco, Rinaldo Melucci, del calcio e del Taranto Calcio non interessa nulla. Lo dimostra la sua totale mancanza di sensibilità al tema, mai una chiamata di solidarietà o rassicurazione così come mai un sopralluogo in prima persona all’impianto sportivo che egli amministra e gestisce. Ed è per questa lunga serie di motivazioni che sono arrivato alla mia decisione. Lascio. Non sono stanco del calcio, anzi. Ho ritrovato i miei tifosi e sono orgoglioso di aver restituito loro la voglia di incitare e tifare la nostra squadra sugli spalti. Rimarrò sempre il primo tifoso di questi colori e porterò nel cuore e con orgoglio le tantissime emozioni di questi ultimi sette anni. Seguirà, appena le mie condizioni fisiche lo permetteranno, una mia conferenza stampa.” Si parla nella lettera di autogestione, cosa impossibile per un club professionistico. I prossimi giorni saranno decisivi per ristabilire, probabilmente, alcuni rapporti istituzionali. In attesa della risposta da parte dei tifosi, in una stagione iniziata con entusiasmo, lo stesso che rischia di svanire.

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