GELBISON-POTENZA 1-1
GELBISON (3-4-3): Vitale 6; Cargnelutti 6,5 Bonalumi 6,5 Gilli 7; Nunziante 6,5 (27’st Marong 6) Uliano 6 (27’st Citarella 6) Fornito 6,5 (21’st Faella 6) Loreto 6; Graziani 4,5 De Sena 7 (11’st Kieremateng 5,5) Sorrentino 6 (11’st Sane 5,5). A disp. D’Agostino, Cannizzaro, Onda, Paoloni, Mesisca, Savino, Correnti, Di Fiore, Statella. All. Esposito 6,5
POTENZA (4-3-3): Gasparini 6; Polito 5 Matino 6 Girasole 5 Celesia 4,5 (1’st Rillo 6); Logoluso 5,5 Laaribi 5 (32’st Del Pinto 6) Sandri 5 (16’st Belloni 5,5); Emmausso 4,5 (1’st Del Sole 6,5) Caturano 4,5 Volpe 6 (32’st Schimmenti 5,5). A disp. Alastra, Gyamfi, Di Grazia, Armini, Riccardi, Verrengia, Steffè, Carbone, Talia. All. Siviglia 5
ARBITRO: Ancora di Roma 6
Assistenti: Cataneo e Masciale
Quarto Uomo: Pacella di Roma
MARCATORI: 27’pt De Sena (G),51’st Matino (P)
ESPULSI: al 29’st Graziani (G) per fallo di reazione
AMMONITI: Laaribi (P), Girasole (P), Vitale (G), Gilli (G), Sane (G), Del Sole (P)
NOTE: al 46’st Caturano (P) calcia fuori un calcio di rigore. Spettatori 500 circa con larga rappresentanza ospite. Ang. 3-1. Rec. 1’pt, 6’st
C’è poco da stare allegri per il terzo pareggio di fila del Potenza Calcio Official. Troppo brutto, inconcludente e confuso per poter ambire a un ruolo da protagonisti in campionato. La pareggia Matino, oltre il 90’, proprio come con il Monterosi, e si mitiga la delusione per una prestazione molto deludente, se non fosse stato per il cuore finale che ha portato prima al rigore (sbagliato) di Caturano e poi alla rete salva umore del difensore.
Sebastiano Siviglia si affida a un po’ di turnover, lasciando a riposo Gyamfi, Rillo, Talia e Di Grazia, rispetto all’undici iniziale di domenica con il Monterosi: giocano Polito, Celesia, Sandri e Volpe. Squadra giovanissima, con 5 under, mentre il modulo è sempre il 4-3-3, che si fronteggia a un 3-4-3 in cui spicca Cargnelutti, ex di turno. Parte meglio la Gelbison che predilige l’out di destra dove un incerto Celesia soffre un po’ (proteste per un tocco di mano della barriera su una punizione generata da Nunziante, che sfugge all’esterno sinistro lucano). Gara che stenta a decollare e nessuno spunto almeno per i primi venti minuti, poi il brivido targato Sorrentino (in girata volante dopo un numero di Graziani). Replica del Potenza col numero di Volpe che coglie, con un gran tiro a giro, l’incrocio dei pali (22’). La punizione di De Sena (fallo di Laaribi, giunto alla terza ammonizione in tre gare) è una prodezza che porta avanti la Gelbison, rompendo l’equilibrio di una partita fino ad allora bruttina e nella quale il Potenza lascia troppo l’iniziativa ai padroni di casa. Squadra troppo lunga, centrocampo con zero idee e anche scarsa attitudine al contrasto e un Emmausso a tratti irritante. Sui piedi di Caturano la finalizzazione di una buona azione, ma il centravanti manca l’impatto con la sfera e Vitale controlla (37’). Gelbison vicinissima al raddoppio con il colpo di testa di Gilli che coglie un palo clamoroso, mentre sulla ribattuta è sempre di testa Fornito a esaltare il gran riflesso di Gasparini che salva il Potenza dalla capitolazione. E l’assedio continua con il tiro di Graziani (45’) che coglie un clamoroso palo da zero metri. Primo tempo da incubo per i lucani e per certificarlo possono bastare due pali (contro uno), una rete e una paratissima di Gasparini. Onestamente tutto da rivedere.
Inevitabili i cambi di Rillo per Celesia e di Del Sole per Emmausso. Il Potenza prende l’iniziativa, ma deve fronteggiare una Gelbison che si chiude a riccio in venti metri, chiudendo ogni linea di passaggio. Campani che trovano il raddoppio, ma in fuorigioco con Sorrentino: uno spavento che sveglia il Potenza che si vede dalle parti dell’area cilentana con una girata (strozzata) di Caturano. Del Sole, che dà un po’ di brillantezza all’attacco rossoblù, invece sfiora la traversa dai venti metri. Il Potenza alza il baricentro approfittando di una Gelbison che decide di amministrare il vantaggio arretrando il suo raggio di azione, col passaggio al 5-4-1. Siviglia cambia modulo (passa al 4-2-3-1) con l’ingresso di Belloni per l’evanescente Sandri, ma di progressi non se ne vedono. Il possibile assalto finale dovrebbe essere determinato dall’inferiorità numerica della Gelbison: ci prova due volte (male) Schimmenti, poi Del Sole cerca e trova un calcio di rigore che Caturano manda alle stelle. Proprio come domenica, nell’ultimo assalto, in mischia, Matino trova il varco giusto per un 1-1 a dir poco insperato.