sabato 23 Novembre 2024

Grande festa per i 75 anni dell’ Ussi
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Come nel 1946. A Genova, a bordo della motonave Philippa. L’Unione Stampa Sportiva Italiana festeggia 75 anni di vita e di storia e lo fa nel capoluogo ligure a bordo di Msc Overview martedì 9 novembre prossimo.

L’Ussi nazionale e il Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi (che a sua volta compie 75 anni) hanno voluto organizzare un evento celebrativo con la presenza di prestigiose firme del giornalismo sportivo e alcuni grandi campioni dello sport italiano di questi ultimi 75 anni.

“Il Racconto dello Sport” sarà una cerimonia ancora “limitata” nella partecipazione a causa dei protocolli anticovid ma che potrà essere seguita in diretta streaming sul profilo facebook e sul sito USSI. Una festa in due atti: dopo Genova, anche Napoli ospiterà un analogo evento il prossimo 7 dicembre per permettere la partecipazione del maggior numero di consiglieri Ussi e presidenti dei Gruppi regionali. I 75 anni di Ussi sono il racconto di un pezzo di vita per noi, per tanti – afferma Gianfranco Coppola, presidente Ussi – Sulla Philippa fu costituita un’associazione che aveva per obiettivo esaltare lo sport, con linguaggio epico ma anche con amore verso chi in quel tempo aveva il dovere parlando di sport di segnare la ripartenza del Paese. Tocca anche a noi oggi, 75 anni dopo, se tra usi ed abusi commerciali e restrizioni Covid faticosamente cerchiamo spazio in casa nostra: stadi, palazzetti, palestre”. Fare giornalismo sportivo oggi, “è racconto di pezzi di vita e frutto di incontri ravvicinati, incrocio di sguardi, studio della postura e della reazione a domande, alla volontà di aprirsi e raccontarsi. Un compleanno è per forza non solo un fatto anagrafico. E’ stato lo sport a regalare gioia e orgoglio al Paese, tra Olimpiadi e Giochi Paralimpici e non solo, e vuol dire che chi racconta lo sport è una figura di primo piano nel giornalismo fatto di competenza e cuore”.

Michele Corti, presidente del Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi, organizzatore dell’evento, sottolinea: “E’ un orgoglio poter festeggiare un compleanno così importante qui in Liguria, proprio come fu per i 60 anni nel 2006, grazie al grande impegno di Gian Luigi Corti che in questa occasione ricorderemo unitamente ad altre importanti figure del giornalismo sportivo ligure e nazionale”.

Il “Racconto dello Sport” potrà contare su prestigiose testimonianze. Da Roberto Beccantini (firma di Tuttosport, Gazzetta dello Sport, La Stampa e Guerin Sportivo, per molti anni giurato italiano del “Pallone d’oro”) a Gianni Merlo (Gazzetta dello Sport, oggi presidente dell’Associazione internazionale della stampa sportiva), passando per Filippo Grassia (firma, volto e voce storica del giornalismo sportivo, past president Ussi dal 1991 al 2002) e Xavier Jacobelli (Direttore oggi di Tuttosport dopo aver guidato CorSport e lanciato QS).

E ancora Lucia Blini (Vicedirettore NewsMediaset e storico volto di Studio Sport), Piero Sessarego (già inviato del TuttoSport, caporedattore sport e prima firma de Il Secolo XIX), Vito Romaniello (caporedattore Lapresse, già telecronista di Stream e Mediaset Premium, sopravvissuto dopo una lunga battaglia contro il covid) e Guido Zucchi (storico fotografo del Guerin Sportivo).

Numerosi anche gli sportivi che hanno scritto pagine straordinarie di sport in questi 75 anni. Dal CT campione del mondo di calcio Marcello Lippi, all’allenatore neocampione d’Europa con l’Italvolley Fefé De Giorgi (già alzatore dell’Italia fenomenale di Velasco). Da Charlie Caglieris (oro azzurro agli Europei di basket del 1983) a Mauro Nespoli (tre volte medagliato nel tiro arco alle Olimpiadi di Pechino, Londra e Tokyo), da Eraldo Pizzo (il più forte pallanuotista italiano di tutti i tempi, oro olimpico a Roma 1960) ai fratelli Fulvio e Sabina Valbusa (vincitori di 3 medaglie olimpiche nello sci di fondo). E ancora Gabriele Gori (uno dei migliori giocatori al mondo nel beach soccer) e Andrea Liverani (bronzo nella carabina 10 metri alle Paralimpiadi di Tokyo).

“Il giornalismo sportivo italiano è sempre stato considerato di alto livello nel mondo e di questo ogni membro dell’USSI può andare fiero”, racconta Gianni Merlo, presidente AIPS (Association International de la Presse Sportive). “Da quando è stata fondata l’USSI ha avuto un ruolo importante in seno all’AIPS. I problemi che ci troviamo ad affrontare sono gli stessi in ogni parte del mondo, per questa è necessario un‘azione comune per difendere i principi del nostro lavoro. Abbiamo lanciato diverse scuole sul campo per giovani colleghi, perché solo i prodotti di qualità potranno avere un futuro”.

“Nei settantacinque anni di vita l’Unione Stampa Sportiva Italiana ha contribuito allo sviluppo culturale, etico, agonistico e sociale dello sport italiano e non solo – sono parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni – Oggi che il modo di comunicare è completamente cambiato e che nuove figure si affacciano sul fronte dell’informazione, attraverso i new media, mentre le nuove tecnologie hanno reso possibile la narrazione sportiva anche ai diretti protagonisti o a figure non giornalistiche, l’USSI ha il dovere di ampliare il suo orizzonte. Ha la necessità di pensare, come già sta facendo, ad una casa diversa più inclusiva e stimolante pur mantenendo fermi i principi di etica professionale a cui si è sempre ispirata”

“È anche grazie al prezioso contributo della stampa italiana se oggi il movimento paralimpico è entrato nel cuore di tantissimi italiani contribuendo così a cambiare sensibilmente la percezione della disabilità nella nostra società, punto centrale della mission istituzionale del nostro Ente – spiega Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – Queste celebrazioni, inoltre, rappresentano l’occasione per sottolineare, ancora una volta, l’importanza dell’ingresso dell’USSI nella famiglia paralimpica italiana come Associazione Benemerita del CIP. Una novità che rappresenta un arricchimento per il movimento paralimpico italiano e il punto di partenza di un nuovo percorso finalizzato alla creazione di iniziative e progetti che abbiano come fine la promozione dello sport come strumento di welfare e di cultura, per il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza di tutte le persone con disabilità del nostro Paese”.

“Da sportiva prima e da Sottosegretaria allo Sport ora, ho sempre particolarmente apprezzato il ruolo del giornalista sportivo. E’ colui che trasforma un’azione in emozione, trasportandola dal luogo dove avviene sino al cuore di chi lo ascolta o lo legge – afferma il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali – Sono certa che gli iscritti e le iscritte all’USSI possano continuare a raccontare lo sport, con lo stesso piglio, la stessa passione e lo stesso entusiasmo di questi 75 anni”.

“Il racconto sportivo esalta le gesta dei campioni e ne tramanda la leggenda. Il giornalismo sportivo è sempre stato una fucina di talenti. Ha prodotto grandi cronisti e grandi direttori e cresciuto generazioni di appassionati – dice il presidente e amministratore delegato Sport e Salute SpA Vito Cozzoli – Da 75 anni l’USSI rappresenta questa categoria di giornalisti speciali, inventori di sogni e di magie. Sport e Salute SpA perciò festeggia con voi questo traguardo nella speranza di far crescere insieme lo sport di tutti e per tutti, con i suoi valori educativi, formativi e sociali, noi promuovendolo a tutti i livelli e voi raccontandolo”.

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L’Ussi nazionale e il Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi (che a sua volta compie 75 anni) hanno voluto organizzare un evento celebrativo con la presenza di prestigiose firme del giornalismo sportivo e alcuni grandi campioni dello sport italiano di questi ultimi 75 anni.

“Il Racconto dello Sport” sarà una cerimonia ancora “limitata” nella partecipazione a causa dei protocolli anticovid ma che potrà essere seguita in diretta streaming sul profilo facebook e sul sito USSI. Una festa in due atti: dopo Genova, anche Napoli ospiterà un analogo evento il prossimo 7 dicembre per permettere la partecipazione del maggior numero di consiglieri Ussi e presidenti dei Gruppi regionali. I 75 anni di Ussi sono il racconto di un pezzo di vita per noi, per tanti – afferma Gianfranco Coppola, presidente Ussi – Sulla Philippa fu costituita un’associazione che aveva per obiettivo esaltare lo sport, con linguaggio epico ma anche con amore verso chi in quel tempo aveva il dovere parlando di sport di segnare la ripartenza del Paese. Tocca anche a noi oggi, 75 anni dopo, se tra usi ed abusi commerciali e restrizioni Covid faticosamente cerchiamo spazio in casa nostra: stadi, palazzetti, palestre”. Fare giornalismo sportivo oggi, “è racconto di pezzi di vita e frutto di incontri ravvicinati, incrocio di sguardi, studio della postura e della reazione a domande, alla volontà di aprirsi e raccontarsi. Un compleanno è per forza non solo un fatto anagrafico. E’ stato lo sport a regalare gioia e orgoglio al Paese, tra Olimpiadi e Giochi Paralimpici e non solo, e vuol dire che chi racconta lo sport è una figura di primo piano nel giornalismo fatto di competenza e cuore”.

Michele Corti, presidente del Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi, organizzatore dell’evento, sottolinea: “E’ un orgoglio poter festeggiare un compleanno così importante qui in Liguria, proprio come fu per i 60 anni nel 2006, grazie al grande impegno di Gian Luigi Corti che in questa occasione ricorderemo unitamente ad altre importanti figure del giornalismo sportivo ligure e nazionale”.

Il “Racconto dello Sport” potrà contare su prestigiose testimonianze. Da Roberto Beccantini (firma di Tuttosport, Gazzetta dello Sport, La Stampa e Guerin Sportivo, per molti anni giurato italiano del “Pallone d’oro”) a Gianni Merlo (Gazzetta dello Sport, oggi presidente dell’Associazione internazionale della stampa sportiva), passando per Filippo Grassia (firma, volto e voce storica del giornalismo sportivo, past president Ussi dal 1991 al 2002) e Xavier Jacobelli (Direttore oggi di Tuttosport dopo aver guidato CorSport e lanciato QS).

E ancora Lucia Blini (Vicedirettore NewsMediaset e storico volto di Studio Sport), Piero Sessarego (già inviato del TuttoSport, caporedattore sport e prima firma de Il Secolo XIX), Vito Romaniello (caporedattore Lapresse, già telecronista di Stream e Mediaset Premium, sopravvissuto dopo una lunga battaglia contro il covid) e Guido Zucchi (storico fotografo del Guerin Sportivo).

Numerosi anche gli sportivi che hanno scritto pagine straordinarie di sport in questi 75 anni. Dal CT campione del mondo di calcio Marcello Lippi, all’allenatore neocampione d’Europa con l’Italvolley Fefé De Giorgi (già alzatore dell’Italia fenomenale di Velasco). Da Charlie Caglieris (oro azzurro agli Europei di basket del 1983) a Mauro Nespoli (tre volte medagliato nel tiro arco alle Olimpiadi di Pechino, Londra e Tokyo), da Eraldo Pizzo (il più forte pallanuotista italiano di tutti i tempi, oro olimpico a Roma 1960) ai fratelli Fulvio e Sabina Valbusa (vincitori di 3 medaglie olimpiche nello sci di fondo). E ancora Gabriele Gori (uno dei migliori giocatori al mondo nel beach soccer) e Andrea Liverani (bronzo nella carabina 10 metri alle Paralimpiadi di Tokyo).

“Il giornalismo sportivo italiano è sempre stato considerato di alto livello nel mondo e di questo ogni membro dell’USSI può andare fiero”, racconta Gianni Merlo, presidente AIPS (Association International de la Presse Sportive). “Da quando è stata fondata l’USSI ha avuto un ruolo importante in seno all’AIPS. I problemi che ci troviamo ad affrontare sono gli stessi in ogni parte del mondo, per questa è necessario un‘azione comune per difendere i principi del nostro lavoro. Abbiamo lanciato diverse scuole sul campo per giovani colleghi, perché solo i prodotti di qualità potranno avere un futuro”.

“Nei settantacinque anni di vita l’Unione Stampa Sportiva Italiana ha contribuito allo sviluppo culturale, etico, agonistico e sociale dello sport italiano e non solo – sono parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni – Oggi che il modo di comunicare è completamente cambiato e che nuove figure si affacciano sul fronte dell’informazione, attraverso i new media, mentre le nuove tecnologie hanno reso possibile la narrazione sportiva anche ai diretti protagonisti o a figure non giornalistiche, l’USSI ha il dovere di ampliare il suo orizzonte. Ha la necessità di pensare, come già sta facendo, ad una casa diversa più inclusiva e stimolante pur mantenendo fermi i principi di etica professionale a cui si è sempre ispirata”

“È anche grazie al prezioso contributo della stampa italiana se oggi il movimento paralimpico è entrato nel cuore di tantissimi italiani contribuendo così a cambiare sensibilmente la percezione della disabilità nella nostra società, punto centrale della mission istituzionale del nostro Ente – spiega Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – Queste celebrazioni, inoltre, rappresentano l’occasione per sottolineare, ancora una volta, l’importanza dell’ingresso dell’USSI nella famiglia paralimpica italiana come Associazione Benemerita del CIP. Una novità che rappresenta un arricchimento per il movimento paralimpico italiano e il punto di partenza di un nuovo percorso finalizzato alla creazione di iniziative e progetti che abbiano come fine la promozione dello sport come strumento di welfare e di cultura, per il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza di tutte le persone con disabilità del nostro Paese”.

“Da sportiva prima e da Sottosegretaria allo Sport ora, ho sempre particolarmente apprezzato il ruolo del giornalista sportivo. E’ colui che trasforma un’azione in emozione, trasportandola dal luogo dove avviene sino al cuore di chi lo ascolta o lo legge – afferma il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali – Sono certa che gli iscritti e le iscritte all’USSI possano continuare a raccontare lo sport, con lo stesso piglio, la stessa passione e lo stesso entusiasmo di questi 75 anni”.

“Il racconto sportivo esalta le gesta dei campioni e ne tramanda la leggenda. Il giornalismo sportivo è sempre stato una fucina di talenti. Ha prodotto grandi cronisti e grandi direttori e cresciuto generazioni di appassionati – dice il presidente e amministratore delegato Sport e Salute SpA Vito Cozzoli – Da 75 anni l’USSI rappresenta questa categoria di giornalisti speciali, inventori di sogni e di magie. Sport e Salute SpA perciò festeggia con voi questo traguardo nella speranza di far crescere insieme lo sport di tutti e per tutti, con i suoi valori educativi, formativi e sociali, noi promuovendolo a tutti i livelli e voi raccontandolo”.

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L’Ussi nazionale e il Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi (che a sua volta compie 75 anni) hanno voluto organizzare un evento celebrativo con la presenza di prestigiose firme del giornalismo sportivo e alcuni grandi campioni dello sport italiano di questi ultimi 75 anni.

“Il Racconto dello Sport” sarà una cerimonia ancora “limitata” nella partecipazione a causa dei protocolli anticovid ma che potrà essere seguita in diretta streaming sul profilo facebook e sul sito USSI. Una festa in due atti: dopo Genova, anche Napoli ospiterà un analogo evento il prossimo 7 dicembre per permettere la partecipazione del maggior numero di consiglieri Ussi e presidenti dei Gruppi regionali. I 75 anni di Ussi sono il racconto di un pezzo di vita per noi, per tanti – afferma Gianfranco Coppola, presidente Ussi – Sulla Philippa fu costituita un’associazione che aveva per obiettivo esaltare lo sport, con linguaggio epico ma anche con amore verso chi in quel tempo aveva il dovere parlando di sport di segnare la ripartenza del Paese. Tocca anche a noi oggi, 75 anni dopo, se tra usi ed abusi commerciali e restrizioni Covid faticosamente cerchiamo spazio in casa nostra: stadi, palazzetti, palestre”. Fare giornalismo sportivo oggi, “è racconto di pezzi di vita e frutto di incontri ravvicinati, incrocio di sguardi, studio della postura e della reazione a domande, alla volontà di aprirsi e raccontarsi. Un compleanno è per forza non solo un fatto anagrafico. E’ stato lo sport a regalare gioia e orgoglio al Paese, tra Olimpiadi e Giochi Paralimpici e non solo, e vuol dire che chi racconta lo sport è una figura di primo piano nel giornalismo fatto di competenza e cuore”.

Michele Corti, presidente del Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi, organizzatore dell’evento, sottolinea: “E’ un orgoglio poter festeggiare un compleanno così importante qui in Liguria, proprio come fu per i 60 anni nel 2006, grazie al grande impegno di Gian Luigi Corti che in questa occasione ricorderemo unitamente ad altre importanti figure del giornalismo sportivo ligure e nazionale”.

Il “Racconto dello Sport” potrà contare su prestigiose testimonianze. Da Roberto Beccantini (firma di Tuttosport, Gazzetta dello Sport, La Stampa e Guerin Sportivo, per molti anni giurato italiano del “Pallone d’oro”) a Gianni Merlo (Gazzetta dello Sport, oggi presidente dell’Associazione internazionale della stampa sportiva), passando per Filippo Grassia (firma, volto e voce storica del giornalismo sportivo, past president Ussi dal 1991 al 2002) e Xavier Jacobelli (Direttore oggi di Tuttosport dopo aver guidato CorSport e lanciato QS).

E ancora Lucia Blini (Vicedirettore NewsMediaset e storico volto di Studio Sport), Piero Sessarego (già inviato del TuttoSport, caporedattore sport e prima firma de Il Secolo XIX), Vito Romaniello (caporedattore Lapresse, già telecronista di Stream e Mediaset Premium, sopravvissuto dopo una lunga battaglia contro il covid) e Guido Zucchi (storico fotografo del Guerin Sportivo).

Numerosi anche gli sportivi che hanno scritto pagine straordinarie di sport in questi 75 anni. Dal CT campione del mondo di calcio Marcello Lippi, all’allenatore neocampione d’Europa con l’Italvolley Fefé De Giorgi (già alzatore dell’Italia fenomenale di Velasco). Da Charlie Caglieris (oro azzurro agli Europei di basket del 1983) a Mauro Nespoli (tre volte medagliato nel tiro arco alle Olimpiadi di Pechino, Londra e Tokyo), da Eraldo Pizzo (il più forte pallanuotista italiano di tutti i tempi, oro olimpico a Roma 1960) ai fratelli Fulvio e Sabina Valbusa (vincitori di 3 medaglie olimpiche nello sci di fondo). E ancora Gabriele Gori (uno dei migliori giocatori al mondo nel beach soccer) e Andrea Liverani (bronzo nella carabina 10 metri alle Paralimpiadi di Tokyo).

“Il giornalismo sportivo italiano è sempre stato considerato di alto livello nel mondo e di questo ogni membro dell’USSI può andare fiero”, racconta Gianni Merlo, presidente AIPS (Association International de la Presse Sportive). “Da quando è stata fondata l’USSI ha avuto un ruolo importante in seno all’AIPS. I problemi che ci troviamo ad affrontare sono gli stessi in ogni parte del mondo, per questa è necessario un‘azione comune per difendere i principi del nostro lavoro. Abbiamo lanciato diverse scuole sul campo per giovani colleghi, perché solo i prodotti di qualità potranno avere un futuro”.

“Nei settantacinque anni di vita l’Unione Stampa Sportiva Italiana ha contribuito allo sviluppo culturale, etico, agonistico e sociale dello sport italiano e non solo – sono parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni – Oggi che il modo di comunicare è completamente cambiato e che nuove figure si affacciano sul fronte dell’informazione, attraverso i new media, mentre le nuove tecnologie hanno reso possibile la narrazione sportiva anche ai diretti protagonisti o a figure non giornalistiche, l’USSI ha il dovere di ampliare il suo orizzonte. Ha la necessità di pensare, come già sta facendo, ad una casa diversa più inclusiva e stimolante pur mantenendo fermi i principi di etica professionale a cui si è sempre ispirata”

“È anche grazie al prezioso contributo della stampa italiana se oggi il movimento paralimpico è entrato nel cuore di tantissimi italiani contribuendo così a cambiare sensibilmente la percezione della disabilità nella nostra società, punto centrale della mission istituzionale del nostro Ente – spiega Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – Queste celebrazioni, inoltre, rappresentano l’occasione per sottolineare, ancora una volta, l’importanza dell’ingresso dell’USSI nella famiglia paralimpica italiana come Associazione Benemerita del CIP. Una novità che rappresenta un arricchimento per il movimento paralimpico italiano e il punto di partenza di un nuovo percorso finalizzato alla creazione di iniziative e progetti che abbiano come fine la promozione dello sport come strumento di welfare e di cultura, per il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza di tutte le persone con disabilità del nostro Paese”.

“Da sportiva prima e da Sottosegretaria allo Sport ora, ho sempre particolarmente apprezzato il ruolo del giornalista sportivo. E’ colui che trasforma un’azione in emozione, trasportandola dal luogo dove avviene sino al cuore di chi lo ascolta o lo legge – afferma il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali – Sono certa che gli iscritti e le iscritte all’USSI possano continuare a raccontare lo sport, con lo stesso piglio, la stessa passione e lo stesso entusiasmo di questi 75 anni”.

“Il racconto sportivo esalta le gesta dei campioni e ne tramanda la leggenda. Il giornalismo sportivo è sempre stato una fucina di talenti. Ha prodotto grandi cronisti e grandi direttori e cresciuto generazioni di appassionati – dice il presidente e amministratore delegato Sport e Salute SpA Vito Cozzoli – Da 75 anni l’USSI rappresenta questa categoria di giornalisti speciali, inventori di sogni e di magie. Sport e Salute SpA perciò festeggia con voi questo traguardo nella speranza di far crescere insieme lo sport di tutti e per tutti, con i suoi valori educativi, formativi e sociali, noi promuovendolo a tutti i livelli e voi raccontandolo”.

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