L’importanza dei tre punti contro la Casertana si percepirà a campionato finito. Paradossale che chi frequenta abitualmente lo stadio non lo abbia percepito. Peggio se penso che c’è stata gente che ha mugugnato dopo 45 minuti o anche per i cambi operati da De Giorgio. Che con il solo modo di fare, senza proferire parola, ha zittito gli scettici.
Ieri il Potenza aveva in testa solo una cosa: vincere. E lo ha fatto, a mio avviso, anche convincendo, perché l’ha fatto in una maniera sporca, non giocando bene, ma diventando estremamente efficace. Troppo spesso, nel corso dell’anno, abbiamo pensato a una squadra che fosse esclusivamente bella e che aveva perso quando aveva trovato di fronte chi fosse – esattamente al suo contrario – estremamente efficace.
Penso, innanzitutto, ai ko in casa con Monopoli e Cerignola che hanno rappresentato una sorta di sliding doors nella stagione. Magari fossimo stati in queste due occasioni (e proprio in quel momento in cui erano capitate) come le nostre avversarie: ciniche e spietate. Sarebbe cambiato il mondo senza tema di smentita. Ed invece allora il Potenza fu solo molto performante e poco pratico. Cosa che invece è venuta fuori a Monopoli, la settimana scorsa, e con la Casertana ieri.
Il peso morale che questa vittoria avrà lo comprenderemo già nella trasferta di Latina, poi ci sarà lo scontro diretto col Catania che, proprio perché tale, avrà una storia a parte. Si potrà solo allora definire la griglia ed il posto che si occuperà, ma inutile fare calcoli e previsioni di sorta, perché dal 4 maggio in poi si aprirà completamente un’altra partita in cui i valori sostanzialmente verranno azzerati e peserà molto di più l’aspetto fisico e mentale di ogni singola squadra. Sotto questo punto di vista, mi sento di dire, che i rossoblù ci arriveranno bene. E se sarà così, sarà certamente anche per il pesantissimo successo contro la Casertana.