Il pareggio contro questa Turris equivale ad una sconfitta per il Potenza che ha perso una grossa occasione per fare poker di vittorie consecutive e rimanere stabilmente al terzo posto della classifica. E’ stata anche una brusca frenata alle ambizioni e all’entusiasmo che si era creato in tutto l’ambiente che non nascondeva una certa fiducia nel ciclo di partite da giocare, ossia Turris, poi Benevento, Sorrento e Cerignola al Viviani per avvicinarsi alla vetta della classifica ed entrare nel ristretto novero delle formazioni in lotta per il primo posto. Pur avendo avuto il predominio per lunghi tratti della partita, la squadra di De Giorgio non ha ripetuto le ultime prestazioni fatte di intensità, velocità e anche fluidità di gioco. Oltre che di cinismo e precisione nell’area avversaria.
PRIMO TEMPO SOTTO TONO
Nel primo tempo, pur avendo marcato un possesso palla superiore agli avversari che si difendevano solo e agivano in contropiede, il Potenza ha giocato al piccolo trotto favorendo così la squadra avversaria che ha avuto sempre il tempo per disporsi bene in fase difensiva e rintuzzare i tentativi del Potenza. Ci aspettavamo molto di più dai rossoblù soprattutto in quella che è la sua migliore caratteristica, ossia il gioco offensivo per aggirare la difesa della squadra di casa. Che non ha funzionato al meglio visto che Caturano ha avuto pochi palloni giocabili, Schimmenti ancora una volta è stato sacrificato a sinistra per la bellezza di 74 minuti e Rosafio si è visto solo nella battuta degli angoli e una volta nella ripresa quando ha chiamato l’ex portiere Marcone al miracolo per deviare una sua conclusione. Un po’ poco per un giocatore che deve occupare per forza la corsia destra e penalizzare Schimmenti.
POSIZIONE DI SCHIMMENTI
Tenere per così lungo tempo Schimmenti sul lato sbagliato è stata ancora una volta una scelta errata da De Giorgio ed è stata dannosa e non poco per il Potenza. Evidentemente quanto fatto dal giocatore siciliano contro il Messina, ossia l’assist per il gol vittoria di Castorani ed altre pregevoli giocate a destra, non è bastato a convincere De Giorgio sulla scelta più logica e vantaggiosa che avrebbe dovuto fare a Torre del Greco: schierare Schimmenti sul lato destro dove il giocatore è davvero devastante. Desta meraviglia che il tecnico rossoblù pensi più al singolo giocatore, nella fattispecie agevolare Rosafio nel tenerlo a destra piuttosto che preoccuparsi degli interessi del Potenza. E se ci fosse bisogno di una conferma di quanto andiamo dicendo da tempo su dove deve giocare Schimmenti, basta segnalare come l’occasione più ghiotta creata dal Potenza contro la Turris se l’è costruita il giocatore siciliano che, in velocità ha superato i difensori campani e si è presentato solo davanti al portiere della Turris salvo poi sbagliare clamorosamente la mira e mettere incredibilmente fuori il tiro che avrebbe potuto dare i tre punti al Potenza. Nel calcio non esiste la controprova ma siamo convinti che se Schimmenti avesse ieri pomeriggio giocato a destra dall’inizio partita, adesso staremmo a raccontare di un altro esito della gara con la Turris. L’unico a intestardirsi nel preferire far giocare Rosafio anziché Schimmenti a destra è De Giorgio. Così facendo prende una decisione contraria agli interessi del Potenza pur sapendo dove Schimmenti si esprime meglio. E alla fine, come qualche collega gli ha ricordato nella conferenza di sabato scorso, De Giorgio poteva, con un’altra decisione, risparmiare un doppio danno. Ossia sprecare tutte e due le corsie laterali della fase offensiva anziché una sola decidendo di posizionare Rosafio a sinistra.
GESTIONE SOSTITUZIONI
Anche la gestione delle sostituzioni di ieri pomeriggio non ci è parsa molto convincente. Possibile che Felippe non potesse stare in campo ancora un po’? Troppo pochi sessanta minuti in campo e soprattutto il Potenza ha perso le geometrie del brasiliano quando avrebbe potuto fare un forcing finale più ordinato per arrivare alla vittoria. Se poi De Giorgio lo ha tolto dal campo perché diffidato per preservarlo per il Benevento, sarebbe stata una contraddizione palese con quanto detto sabato scorso dall’allenatore. Perchè mandare in campo Rossetti ormai con tutti e due i piedi fuori dal Potenza e vicino alla cessione e non puntare invece sul giovane Mazzeo? A dire il vero se c’era un giocatore che meritava la sostituzione, questi era Novella che ieri è sembrato il Novella disastroso delle prime giornate. Basti dire che la Turris nella ripresa ha preso coraggio avendo capito che il diavolo non era cosi brutto come era stato dipinto e si è reso molto pericolosa con una serie di iniziative tutte partite da sinistra e concluse con cross insidiosi sui quali Novella era sempre in ritardo e piazzato male che hanno creato molto spavento ai difensori centrali del Potenza che hanno dovuto ingaggiare una lotta furibonda con Trotta sulle palle alte e alla fine hanno vinto i duelli.
ANALISI POST PARTITA
De Giorgio dice a fine gara che il Potenza ha fatto tutto il possibile per vincere creando 9 occasioni da rete ma ha riconosciuto che non gli è piaciuta la gestione del primo tempo. Ha sicuramente esagerato nel numero delle occasioni che sono state quattro davvero clamorose, a meno che non si vogliano chiamare occasioni anche i cross o i tiri da lontano, ma contro un avversario combinato davvero male come la Turris erano il minimo sindacale che il Potenza, big del campionato, potesse creare. Avrà anche ragione nel dire che questo tipo di gare sporche rappresentano step importanti di crescita, ma l’andamento delle partite dipende anche dalle scelte che si fanno all’inizio e in corso di gara. Bontà sua De Giorgio ha pure riconosciuto che Schimmenti qualche difficoltà la trova giocando a sinistra. E allora perché non lo posiziona dove può dare molto, ma molto di più, alla causa della squadra?
Dispiace questa inattesa battuta di arresto contro un avversario con tanti problemi che non poteva costituire un ostacolo insormontabile. Purtroppo il Potenza non ha fatto il Potenza e le poche occasioni create, anche se clamorose, non sono bastate per i tre punti. La vetta si è allontanata ma non deve diminuire la voglia della squadra di continuare questo ambizioso cammino. A cominciare dalla partita di domenica prossima con il Benevento. Speriamo che torni in campo finalmente D’Auria per due motivi: per le sue indubbie doti e perché la sua presenza consentirebbe a Schimmenti di tornare nella sua confort zone.