domenica 22 Dicembre 2024

Block notes di Rocco Sabatella
B

E’ stata la migliore partita giocata in trasferta dal Potenza che ha tirato fuori una prestazione super e grazie ad un sontuoso Caturano e al fenomenale Alastra si è portato a casa un successo dal significato molto alto. In 58 anni di sfide con i siciliani quella di ieri è la prima vittoria del Potenza al Cibali oggi Massimino. Esaltare le prove del portiere e del centravanti non significa assolutamente giudicare negativa  la prestazione degli altri giocatori che sono andati in campo. Che, invece, sono stati assolutamente fondamentali nell’interpretazione complessiva della partita e hanno tratto e traggono sempre stimoli maggiori dalla presenza al loro fianco di Caturano e Alastra.

GRANDE PERSONALITA’ IN CAMPO

Eccezionale personalità mostrata dagli uomini di De Giorgio che hanno tenuto il campo con grande disinvoltura in tutte le fasi della gara. Sia nell’essere sempre propositivi per costruire gioco efficace, sia per aver sofferto quando c’era da soffrire, in special modo nei primi venti minuti della ripresa quando il Catania ha alzato i ritmi e ha attaccato a tutto spiano per passare in vantaggio. Il Potenza non si è mai scomposto perché tutti hanno partecipato con grande ardore alla fase difensiva e quando non ci sono riusciti ci ha pensato Alastra a smorzare gli entusiasmi dei catanesi con un paio di parate super sui tiri di Jimenez e di Anastasio. Una volta che la pressione dei siciliani si è attenuata il Potenza ha ricominciato a macinare gioco come sa fare ed è stato cinico a sfruttare un’azione insistita a sinistra con il pallone  finito a Felippe che dal limite  ha sferrato un tiro insidioso sul quale il portiere dei siciliani Adamonis si è incartato facendosi sfuggire il pallone sul quale è piombato come un falco Caturano che ha gonfiato la rete per il vantaggio dei lucani.

PRESTAZIONE MAIUSCOLA DI CENTROCAMPO E DIFESA

Il Potenza è stato padrone del campo e i centrocampisti guidati da un lucidissimo Felippe hanno fatto grande interdizione e sono arrivati con facilità nella metà campo avversaria dove i difensori catanesi  si sono dovuti arrangiare con i falli per frenare l’impeto dei rossoblù lucani. Grande attenzione e concentrazione anche dei difensori, ben protetti dai centrocampisti, che nell’area grande poco hanno concesso agli avversari. E da un fallo su Castorani sulla trequarti è arrivato il raddoppio  del Potenza. L’unica nota stonata è stata la clamorosa ingenuità di Novella che per poco non riapriva la gara. Errore doppio del difensore per essersi  fatto superare da Stoppa in area e poi per aver commesso un fallo forse inutile che provoca il rigore.

CATURANO E ALASTRA MVP DELLA GARA

Non ci sono più parole per esaltare, ancora una volta, Caturano. Che sta vivendo una seconda giovinezza e nell’area di rigore si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Oltre che dispensare consigli ai compagni e anche incazzarsi quando serve come nel caso del rimbrotto a Novella per uno sciagurato passaggio indietro che aveva lanciato Inglese verso Alastra. Fenomenale il portierone rossoblù negli interventi decisivi dell’inizio della ripresa e nella grande sicurezza con cui blocca il rigore calciato da Stoppa che inibisce definitivamente il tentativo disperato del Catania di riaprire la partita. Alastra è padrone assoluto della sua area con tante uscite alte a sventare cross molto insidiosi. Con Alastra in questa condizione di forma aumenta anche la sicurezza dei compagni di difesa che sanno bene che il loro compagno riesce a mettere pezze decisive quando serve.

POTENZA ORMAI UNA GRANDE DEL CAMPIONATO

Il Potenza chiude a quota 32 punti il girone di andata, una quota che nessuno avrebbe mai immaginato si potesse raggiungere. Il che dimostra, senza tema di smentita, che il Potenza di De Giorgio si può e si deve considerare una grande capace, come ha dimostrato ieri pomeriggio e in altre occasioni, di giocare con grande personalità esprimendo un gioco molto efficace e bello a vedersi che denota una crescita costante del gruppo che adesso ha acquisito la mentalità vincente  ed anche la capacità di saper cogliere i momenti favorevoli per portare a casa i tre punti. Di fronte a oltre quindici mila tifosi del Catania Verrengia e compagni non hanno accusato la minima emozione e sono stati padroni del campo. Questo significa, rimanendo sempre con i piedi ben piantati a terra, che qualsiasi impresa non è preclusa al Potenza.

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Block notes di Rocco Sabatella
B

E’ stata la migliore partita giocata in trasferta dal Potenza che ha tirato fuori una prestazione super e grazie ad un sontuoso Caturano e al fenomenale Alastra si è portato a casa un successo dal significato molto alto. In 58 anni di sfide con i siciliani quella di ieri è la prima vittoria del Potenza al Cibali oggi Massimino. Esaltare le prove del portiere e del centravanti non significa assolutamente giudicare negativa  la prestazione degli altri giocatori che sono andati in campo. Che, invece, sono stati assolutamente fondamentali nell’interpretazione complessiva della partita e hanno tratto e traggono sempre stimoli maggiori dalla presenza al loro fianco di Caturano e Alastra.

GRANDE PERSONALITA’ IN CAMPO

Eccezionale personalità mostrata dagli uomini di De Giorgio che hanno tenuto il campo con grande disinvoltura in tutte le fasi della gara. Sia nell’essere sempre propositivi per costruire gioco efficace, sia per aver sofferto quando c’era da soffrire, in special modo nei primi venti minuti della ripresa quando il Catania ha alzato i ritmi e ha attaccato a tutto spiano per passare in vantaggio. Il Potenza non si è mai scomposto perché tutti hanno partecipato con grande ardore alla fase difensiva e quando non ci sono riusciti ci ha pensato Alastra a smorzare gli entusiasmi dei catanesi con un paio di parate super sui tiri di Jimenez e di Anastasio. Una volta che la pressione dei siciliani si è attenuata il Potenza ha ricominciato a macinare gioco come sa fare ed è stato cinico a sfruttare un’azione insistita a sinistra con il pallone  finito a Felippe che dal limite  ha sferrato un tiro insidioso sul quale il portiere dei siciliani Adamonis si è incartato facendosi sfuggire il pallone sul quale è piombato come un falco Caturano che ha gonfiato la rete per il vantaggio dei lucani.

PRESTAZIONE MAIUSCOLA DI CENTROCAMPO E DIFESA

Il Potenza è stato padrone del campo e i centrocampisti guidati da un lucidissimo Felippe hanno fatto grande interdizione e sono arrivati con facilità nella metà campo avversaria dove i difensori catanesi  si sono dovuti arrangiare con i falli per frenare l’impeto dei rossoblù lucani. Grande attenzione e concentrazione anche dei difensori, ben protetti dai centrocampisti, che nell’area grande poco hanno concesso agli avversari. E da un fallo su Castorani sulla trequarti è arrivato il raddoppio  del Potenza. L’unica nota stonata è stata la clamorosa ingenuità di Novella che per poco non riapriva la gara. Errore doppio del difensore per essersi  fatto superare da Stoppa in area e poi per aver commesso un fallo forse inutile che provoca il rigore.

CATURANO E ALASTRA MVP DELLA GARA

Non ci sono più parole per esaltare, ancora una volta, Caturano. Che sta vivendo una seconda giovinezza e nell’area di rigore si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Oltre che dispensare consigli ai compagni e anche incazzarsi quando serve come nel caso del rimbrotto a Novella per uno sciagurato passaggio indietro che aveva lanciato Inglese verso Alastra. Fenomenale il portierone rossoblù negli interventi decisivi dell’inizio della ripresa e nella grande sicurezza con cui blocca il rigore calciato da Stoppa che inibisce definitivamente il tentativo disperato del Catania di riaprire la partita. Alastra è padrone assoluto della sua area con tante uscite alte a sventare cross molto insidiosi. Con Alastra in questa condizione di forma aumenta anche la sicurezza dei compagni di difesa che sanno bene che il loro compagno riesce a mettere pezze decisive quando serve.

POTENZA ORMAI UNA GRANDE DEL CAMPIONATO

Il Potenza chiude a quota 32 punti il girone di andata, una quota che nessuno avrebbe mai immaginato si potesse raggiungere. Il che dimostra, senza tema di smentita, che il Potenza di De Giorgio si può e si deve considerare una grande capace, come ha dimostrato ieri pomeriggio e in altre occasioni, di giocare con grande personalità esprimendo un gioco molto efficace e bello a vedersi che denota una crescita costante del gruppo che adesso ha acquisito la mentalità vincente  ed anche la capacità di saper cogliere i momenti favorevoli per portare a casa i tre punti. Di fronte a oltre quindici mila tifosi del Catania Verrengia e compagni non hanno accusato la minima emozione e sono stati padroni del campo. Questo significa, rimanendo sempre con i piedi ben piantati a terra, che qualsiasi impresa non è preclusa al Potenza.

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E’ stata la migliore partita giocata in trasferta dal Potenza che ha tirato fuori una prestazione super e grazie ad un sontuoso Caturano e al fenomenale Alastra si è portato a casa un successo dal significato molto alto. In 58 anni di sfide con i siciliani quella di ieri è la prima vittoria del Potenza al Cibali oggi Massimino. Esaltare le prove del portiere e del centravanti non significa assolutamente giudicare negativa  la prestazione degli altri giocatori che sono andati in campo. Che, invece, sono stati assolutamente fondamentali nell’interpretazione complessiva della partita e hanno tratto e traggono sempre stimoli maggiori dalla presenza al loro fianco di Caturano e Alastra.

GRANDE PERSONALITA’ IN CAMPO

Eccezionale personalità mostrata dagli uomini di De Giorgio che hanno tenuto il campo con grande disinvoltura in tutte le fasi della gara. Sia nell’essere sempre propositivi per costruire gioco efficace, sia per aver sofferto quando c’era da soffrire, in special modo nei primi venti minuti della ripresa quando il Catania ha alzato i ritmi e ha attaccato a tutto spiano per passare in vantaggio. Il Potenza non si è mai scomposto perché tutti hanno partecipato con grande ardore alla fase difensiva e quando non ci sono riusciti ci ha pensato Alastra a smorzare gli entusiasmi dei catanesi con un paio di parate super sui tiri di Jimenez e di Anastasio. Una volta che la pressione dei siciliani si è attenuata il Potenza ha ricominciato a macinare gioco come sa fare ed è stato cinico a sfruttare un’azione insistita a sinistra con il pallone  finito a Felippe che dal limite  ha sferrato un tiro insidioso sul quale il portiere dei siciliani Adamonis si è incartato facendosi sfuggire il pallone sul quale è piombato come un falco Caturano che ha gonfiato la rete per il vantaggio dei lucani.

PRESTAZIONE MAIUSCOLA DI CENTROCAMPO E DIFESA

Il Potenza è stato padrone del campo e i centrocampisti guidati da un lucidissimo Felippe hanno fatto grande interdizione e sono arrivati con facilità nella metà campo avversaria dove i difensori catanesi  si sono dovuti arrangiare con i falli per frenare l’impeto dei rossoblù lucani. Grande attenzione e concentrazione anche dei difensori, ben protetti dai centrocampisti, che nell’area grande poco hanno concesso agli avversari. E da un fallo su Castorani sulla trequarti è arrivato il raddoppio  del Potenza. L’unica nota stonata è stata la clamorosa ingenuità di Novella che per poco non riapriva la gara. Errore doppio del difensore per essersi  fatto superare da Stoppa in area e poi per aver commesso un fallo forse inutile che provoca il rigore.

CATURANO E ALASTRA MVP DELLA GARA

Non ci sono più parole per esaltare, ancora una volta, Caturano. Che sta vivendo una seconda giovinezza e nell’area di rigore si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Oltre che dispensare consigli ai compagni e anche incazzarsi quando serve come nel caso del rimbrotto a Novella per uno sciagurato passaggio indietro che aveva lanciato Inglese verso Alastra. Fenomenale il portierone rossoblù negli interventi decisivi dell’inizio della ripresa e nella grande sicurezza con cui blocca il rigore calciato da Stoppa che inibisce definitivamente il tentativo disperato del Catania di riaprire la partita. Alastra è padrone assoluto della sua area con tante uscite alte a sventare cross molto insidiosi. Con Alastra in questa condizione di forma aumenta anche la sicurezza dei compagni di difesa che sanno bene che il loro compagno riesce a mettere pezze decisive quando serve.

POTENZA ORMAI UNA GRANDE DEL CAMPIONATO

Il Potenza chiude a quota 32 punti il girone di andata, una quota che nessuno avrebbe mai immaginato si potesse raggiungere. Il che dimostra, senza tema di smentita, che il Potenza di De Giorgio si può e si deve considerare una grande capace, come ha dimostrato ieri pomeriggio e in altre occasioni, di giocare con grande personalità esprimendo un gioco molto efficace e bello a vedersi che denota una crescita costante del gruppo che adesso ha acquisito la mentalità vincente  ed anche la capacità di saper cogliere i momenti favorevoli per portare a casa i tre punti. Di fronte a oltre quindici mila tifosi del Catania Verrengia e compagni non hanno accusato la minima emozione e sono stati padroni del campo. Questo significa, rimanendo sempre con i piedi ben piantati a terra, che qualsiasi impresa non è preclusa al Potenza.

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