mercoledì 4 Dicembre 2024

La pillola del giorno dopo Casertana-Potenza di Alfonso Pecoraro
L

Cinque pareggi, tre vittorie e una sconfitta a Benevento, in casa della prima in classifica. Quindi? C’è ancora qualcuno che storce il muso? Eh, ma… Però il secondo tempo… Siamo stati fortunati…. Neanche un tiro in porta….

E dai signori. Questa è la Serie C e quella di ieri è una partita che si poteva anche perdere, perché nel secondo tempo la Casertana ha fatto meglio, però non perdiamo di vista la realtà. Il Potenza si è difeso ed è stato anche fortunato, ma personalmente non griderei allo scandalo. Specie in considerazione di un dato di fatto: da dove veniamo? Da 19 trasferte l’anno scorso con una vittoria a Francavilla all’ultima di andata e una contro il derelitto Brindisi nella prima di ritorno. Poi il buio e la nebbia, e soprattutto i playout. E una gara come quella di ieri, l’anno scorso, si sarebbe certamente persa.

Ovviamente tutto è perfettibile, magari come la gestione dei calci piazzati, dai quali ieri abbiamo subito due ripartenze che potevano essere fatali, continuiamo a non fare gol da calci da fermo, e su questo bisogna lavorare. Ma di qui a storcere il muso di fronte a 26 punti in classifica ce ne passa.

Si può, quindi, essere soddisfatti di quanto fatto finora, anche se sarebbe un errore accontentarsi. Oggi si può dire che si può, e si deve, guardare oltre l’obiettivo minimo stagionale, perché con questo rendimento e il quinto posto in classifica, si può stare sereni. Magari in casa bisognerebbe vincere qualche partita in più e di qui fino alla fine dell’anno ci saranno Latina e Messina al Viviani per provare a fare bottino pieno e confermare una classifica che potrebbe diventare molto più interessante in vista del girone di ritorno e del mercato di gennaio.

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E dai signori. Questa è la Serie C e quella di ieri è una partita che si poteva anche perdere, perché nel secondo tempo la Casertana ha fatto meglio, però non perdiamo di vista la realtà. Il Potenza si è difeso ed è stato anche fortunato, ma personalmente non griderei allo scandalo. Specie in considerazione di un dato di fatto: da dove veniamo? Da 19 trasferte l’anno scorso con una vittoria a Francavilla all’ultima di andata e una contro il derelitto Brindisi nella prima di ritorno. Poi il buio e la nebbia, e soprattutto i playout. E una gara come quella di ieri, l’anno scorso, si sarebbe certamente persa.

Ovviamente tutto è perfettibile, magari come la gestione dei calci piazzati, dai quali ieri abbiamo subito due ripartenze che potevano essere fatali, continuiamo a non fare gol da calci da fermo, e su questo bisogna lavorare. Ma di qui a storcere il muso di fronte a 26 punti in classifica ce ne passa.

Si può, quindi, essere soddisfatti di quanto fatto finora, anche se sarebbe un errore accontentarsi. Oggi si può dire che si può, e si deve, guardare oltre l’obiettivo minimo stagionale, perché con questo rendimento e il quinto posto in classifica, si può stare sereni. Magari in casa bisognerebbe vincere qualche partita in più e di qui fino alla fine dell’anno ci saranno Latina e Messina al Viviani per provare a fare bottino pieno e confermare una classifica che potrebbe diventare molto più interessante in vista del girone di ritorno e del mercato di gennaio.

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E dai signori. Questa è la Serie C e quella di ieri è una partita che si poteva anche perdere, perché nel secondo tempo la Casertana ha fatto meglio, però non perdiamo di vista la realtà. Il Potenza si è difeso ed è stato anche fortunato, ma personalmente non griderei allo scandalo. Specie in considerazione di un dato di fatto: da dove veniamo? Da 19 trasferte l’anno scorso con una vittoria a Francavilla all’ultima di andata e una contro il derelitto Brindisi nella prima di ritorno. Poi il buio e la nebbia, e soprattutto i playout. E una gara come quella di ieri, l’anno scorso, si sarebbe certamente persa.

Ovviamente tutto è perfettibile, magari come la gestione dei calci piazzati, dai quali ieri abbiamo subito due ripartenze che potevano essere fatali, continuiamo a non fare gol da calci da fermo, e su questo bisogna lavorare. Ma di qui a storcere il muso di fronte a 26 punti in classifica ce ne passa.

Si può, quindi, essere soddisfatti di quanto fatto finora, anche se sarebbe un errore accontentarsi. Oggi si può dire che si può, e si deve, guardare oltre l’obiettivo minimo stagionale, perché con questo rendimento e il quinto posto in classifica, si può stare sereni. Magari in casa bisognerebbe vincere qualche partita in più e di qui fino alla fine dell’anno ci saranno Latina e Messina al Viviani per provare a fare bottino pieno e confermare una classifica che potrebbe diventare molto più interessante in vista del girone di ritorno e del mercato di gennaio.

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