martedì 15 Aprile 2025

Block notes di Rocco Sabatella dopo Potenza-Casertana
B

Non è stata una partita bella da vedere ma alla fine il Potenza, dopo tanta sofferenza, è riuscito ad avere la meglio sulla Casertana.  E’ stata una vittoria di valore inestimabile per il rush finale nella stagione regolare e fortemente voluta e ottenuta più con le unghie e i denti piuttosto che con il gioco fluido ed efficace. Qualcuno ha storto il muso per come è arrivata la vittoria rispetto ad altre partite precedenti.  Non si può e non si deve andare troppo per il sottile perché questo è il momento di essere concreti e di badare solo al risultato finale. Come a dire che il fine giustifica i mezzi. Anche perché in campo ci sono avversari agguerriti, come lo è stata la Casertana, che nel finale di campionato si giocano le possibilità di salvare la categoria. E per questo gli stimoli e la posta in palio molto alta rendono tutte le partite complicate e difficili. Vedasi quello che è successo al Picerno contro un motivatissimo Latina. 

PRIMO TEMPO A RITMI TROPPO BASSI

Soprattutto nel primo tempo il Potenza non è stato all’altezza della situazione e dopo una buona partenza culminata nel palo clamoroso di Castorani dopo quattro minuti, si è adagiato giocando a ritmi molto bassi, sbagliando tante giocate e trovando grandi difficoltà nella fase offensiva. Questo ha favorito i campani che non hanno mai sofferto le giocate dei rossoblù lucani. La Casertana ha dimostrato di essere viva, competitiva e decisa ad uscire con un risultato positivo dello stadio Viviani. Gioco sporco, mancanza di occasioni da gol e missione facile per la squadra allenata da Iori di chiudere il primo tempo sul risultato di parità.

POTENZA TRASFORMATO NELLA RIPRESA

Lo stesso De Giorgio ha confidato nel post gara di aver storto il muso essenzialmente per il brutto primo tempo e non certamente per come è arrivato il successo nella ripresa. Per questo si è fatto sentire nell’intervallo esprimendo tutta la sua insoddisfazione e anche la delusione per quanto visto invitando la sua squadra a darsi una mossa e a ricominciare la ripresa con un altro spirito. Per evitare di correre  il rischio di sprecare un’altra occasione in casa. E in effetti il Potenza è tornato in campo trasformato e si è messo a giocare come sa fare e ha fatto tante volte in precedenza.  L’ottima ripresa ha premiato la voglia feroce del Potenza di arrivare ai tre punti ma non è stato facile perché i campani non ci stavano a perdere e hanno reagito al vantaggio dei rossoblù con grande veemenza e anche con giocate di qualità targate Carretta.

GRANDE PROVA DELLA DIFESA

Il pacchetto arretrato si è ripetuto con un’altra prova di grande consistenza complessiva in cui hanno brillato Bachini e Verrengia ma anche Burgio, Novella e Riggio hanno fatto la loro parte nella fase di non possesso. Bachini è stato protagonista di alcune giocate difensive di grande pregio e qualità. Non tragga in inganno nel giudizio positivo sulla difesa il fatto di aver subito il gol del pareggio. Bisogna dare merito alla giocata della Casertana con il perfetto angolo di Carretta, la spizzicata di Proia e il tiro gol di Bunino. Anche Alastra è tornato al rendimento ottimale di qualche tempo fa ed è stato decisivo a salvare il risultato con le parate sui tiri da fuori area di Carretta.  E sono stati decisivi anche i cambi effettuati da De Giorgio visto che i tre punti sono arrivati con l’assist di Siatounis e la rete di Rosafio.  Le sostituzioni sono state provvidenziali perché hanno rialzato il Potenza dal momento negativo susseguente al pareggio dei campani e hanno cambiato l’inerzia della partita che è passata a favore del Potenza.

Nel post gara un De Giorgio double face. Arrabbiato per il deludente primo tempo dopo aver visto la squadra allenarsi con grande intensità in tutta la settimana ma estremamente soddisfatto, allo stesso tempo, per i tre punti e per il buon secondo tempo messo in pratica da Bachini e compagni nel cercare ostinatamente un successo di grande importanza che mette la squadra nelle migliori condizioni psicologiche per affrontare il Latina fuori e il Catania al Viviani per l’obiettivo di riuscire ad occupare la migliore posizione nella griglia play off.                                               

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Non è stata una partita bella da vedere ma alla fine il Potenza, dopo tanta sofferenza, è riuscito ad avere la meglio sulla Casertana.  E’ stata una vittoria di valore inestimabile per il rush finale nella stagione regolare e fortemente voluta e ottenuta più con le unghie e i denti piuttosto che con il gioco fluido ed efficace. Qualcuno ha storto il muso per come è arrivata la vittoria rispetto ad altre partite precedenti.  Non si può e non si deve andare troppo per il sottile perché questo è il momento di essere concreti e di badare solo al risultato finale. Come a dire che il fine giustifica i mezzi. Anche perché in campo ci sono avversari agguerriti, come lo è stata la Casertana, che nel finale di campionato si giocano le possibilità di salvare la categoria. E per questo gli stimoli e la posta in palio molto alta rendono tutte le partite complicate e difficili. Vedasi quello che è successo al Picerno contro un motivatissimo Latina. 

PRIMO TEMPO A RITMI TROPPO BASSI

Soprattutto nel primo tempo il Potenza non è stato all’altezza della situazione e dopo una buona partenza culminata nel palo clamoroso di Castorani dopo quattro minuti, si è adagiato giocando a ritmi molto bassi, sbagliando tante giocate e trovando grandi difficoltà nella fase offensiva. Questo ha favorito i campani che non hanno mai sofferto le giocate dei rossoblù lucani. La Casertana ha dimostrato di essere viva, competitiva e decisa ad uscire con un risultato positivo dello stadio Viviani. Gioco sporco, mancanza di occasioni da gol e missione facile per la squadra allenata da Iori di chiudere il primo tempo sul risultato di parità.

POTENZA TRASFORMATO NELLA RIPRESA

Lo stesso De Giorgio ha confidato nel post gara di aver storto il muso essenzialmente per il brutto primo tempo e non certamente per come è arrivato il successo nella ripresa. Per questo si è fatto sentire nell’intervallo esprimendo tutta la sua insoddisfazione e anche la delusione per quanto visto invitando la sua squadra a darsi una mossa e a ricominciare la ripresa con un altro spirito. Per evitare di correre  il rischio di sprecare un’altra occasione in casa. E in effetti il Potenza è tornato in campo trasformato e si è messo a giocare come sa fare e ha fatto tante volte in precedenza.  L’ottima ripresa ha premiato la voglia feroce del Potenza di arrivare ai tre punti ma non è stato facile perché i campani non ci stavano a perdere e hanno reagito al vantaggio dei rossoblù con grande veemenza e anche con giocate di qualità targate Carretta.

GRANDE PROVA DELLA DIFESA

Il pacchetto arretrato si è ripetuto con un’altra prova di grande consistenza complessiva in cui hanno brillato Bachini e Verrengia ma anche Burgio, Novella e Riggio hanno fatto la loro parte nella fase di non possesso. Bachini è stato protagonista di alcune giocate difensive di grande pregio e qualità. Non tragga in inganno nel giudizio positivo sulla difesa il fatto di aver subito il gol del pareggio. Bisogna dare merito alla giocata della Casertana con il perfetto angolo di Carretta, la spizzicata di Proia e il tiro gol di Bunino. Anche Alastra è tornato al rendimento ottimale di qualche tempo fa ed è stato decisivo a salvare il risultato con le parate sui tiri da fuori area di Carretta.  E sono stati decisivi anche i cambi effettuati da De Giorgio visto che i tre punti sono arrivati con l’assist di Siatounis e la rete di Rosafio.  Le sostituzioni sono state provvidenziali perché hanno rialzato il Potenza dal momento negativo susseguente al pareggio dei campani e hanno cambiato l’inerzia della partita che è passata a favore del Potenza.

Nel post gara un De Giorgio double face. Arrabbiato per il deludente primo tempo dopo aver visto la squadra allenarsi con grande intensità in tutta la settimana ma estremamente soddisfatto, allo stesso tempo, per i tre punti e per il buon secondo tempo messo in pratica da Bachini e compagni nel cercare ostinatamente un successo di grande importanza che mette la squadra nelle migliori condizioni psicologiche per affrontare il Latina fuori e il Catania al Viviani per l’obiettivo di riuscire ad occupare la migliore posizione nella griglia play off.                                               

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PRIMO TEMPO A RITMI TROPPO BASSI

Soprattutto nel primo tempo il Potenza non è stato all’altezza della situazione e dopo una buona partenza culminata nel palo clamoroso di Castorani dopo quattro minuti, si è adagiato giocando a ritmi molto bassi, sbagliando tante giocate e trovando grandi difficoltà nella fase offensiva. Questo ha favorito i campani che non hanno mai sofferto le giocate dei rossoblù lucani. La Casertana ha dimostrato di essere viva, competitiva e decisa ad uscire con un risultato positivo dello stadio Viviani. Gioco sporco, mancanza di occasioni da gol e missione facile per la squadra allenata da Iori di chiudere il primo tempo sul risultato di parità.

POTENZA TRASFORMATO NELLA RIPRESA

Lo stesso De Giorgio ha confidato nel post gara di aver storto il muso essenzialmente per il brutto primo tempo e non certamente per come è arrivato il successo nella ripresa. Per questo si è fatto sentire nell’intervallo esprimendo tutta la sua insoddisfazione e anche la delusione per quanto visto invitando la sua squadra a darsi una mossa e a ricominciare la ripresa con un altro spirito. Per evitare di correre  il rischio di sprecare un’altra occasione in casa. E in effetti il Potenza è tornato in campo trasformato e si è messo a giocare come sa fare e ha fatto tante volte in precedenza.  L’ottima ripresa ha premiato la voglia feroce del Potenza di arrivare ai tre punti ma non è stato facile perché i campani non ci stavano a perdere e hanno reagito al vantaggio dei rossoblù con grande veemenza e anche con giocate di qualità targate Carretta.

GRANDE PROVA DELLA DIFESA

Il pacchetto arretrato si è ripetuto con un’altra prova di grande consistenza complessiva in cui hanno brillato Bachini e Verrengia ma anche Burgio, Novella e Riggio hanno fatto la loro parte nella fase di non possesso. Bachini è stato protagonista di alcune giocate difensive di grande pregio e qualità. Non tragga in inganno nel giudizio positivo sulla difesa il fatto di aver subito il gol del pareggio. Bisogna dare merito alla giocata della Casertana con il perfetto angolo di Carretta, la spizzicata di Proia e il tiro gol di Bunino. Anche Alastra è tornato al rendimento ottimale di qualche tempo fa ed è stato decisivo a salvare il risultato con le parate sui tiri da fuori area di Carretta.  E sono stati decisivi anche i cambi effettuati da De Giorgio visto che i tre punti sono arrivati con l’assist di Siatounis e la rete di Rosafio.  Le sostituzioni sono state provvidenziali perché hanno rialzato il Potenza dal momento negativo susseguente al pareggio dei campani e hanno cambiato l’inerzia della partita che è passata a favore del Potenza.

Nel post gara un De Giorgio double face. Arrabbiato per il deludente primo tempo dopo aver visto la squadra allenarsi con grande intensità in tutta la settimana ma estremamente soddisfatto, allo stesso tempo, per i tre punti e per il buon secondo tempo messo in pratica da Bachini e compagni nel cercare ostinatamente un successo di grande importanza che mette la squadra nelle migliori condizioni psicologiche per affrontare il Latina fuori e il Catania al Viviani per l’obiettivo di riuscire ad occupare la migliore posizione nella griglia play off.                                               

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