La paura che aveva il Potenza di non vincere nemmeno la sfida contro l’Altamura, che arrivava al Viviani in forza di sei trasferte di seguito dove non aveva perso, si è condensata nei primi 150 secondi del match: quando i murgiani hanno tirato in porta tre volte. Assolutamente umano per una squadra che sa benissimo di aver perso in diverse altre circostanze, e mi riferisco ai tre pareggi di fila in casa con Juve, Picerno e Cavese, la possibilità di stabilirsi addirittura tra il terzo e il quarto posto, e che “rischiava” di venire risucchiata in un vortice di “vorrei, ma non posso”. Specie alla vigilia della prossima trasferta di Avellino.
Ma il Potenza è venuto fuori con l’unica arma che conosce, il gioco offensivo, la capacità di palleggio e la qualità delle conclusioni. Sono venuti fuori tre gol bellissimi, che in pratica hanno chiuso la partita in poco più di un quarto d’ora (dal 15’ al 31’) e hanno persino messo in secondo piano l’ennesimo gol subito nel finale.
Non si può negare, come evidenziammo qualche tempo fa, che il Potenza ha bisogno contemporaneamente della condizione ottimale di tutti i suoi protagonisti. A cominciare da Felippe, passando per Caturano e Alastra, senza dimenticare Castorani, Erradi e Schimmenti. E ieri è accaduto che, se il livello si mantiene alto, c’è da divertirsi, e si può anche “rischiare” di giocare per segnare un gol più degli avversari, piuttosto che per evitare di prenderne uno di meno.
Fatto sta che la quota gol in campionato ha toccato il record di 55, proprio come l’attacco mitraglia della Serie B 64-65. Ovviamente compresi i sette fatti a Turris e Taranto, che restano gol fatti a mio avviso. E questo è davvero tanta, tanta roba.
Purtroppo in una squadra giovane è frequente che si oscilli tra il su e il giù e si finisca col rimpiangere le tante occasioni buttate al vento. Ma i primi 45’ della gara con l’Altamura davvero ci hanno riconciliato con la speranza di poter chiudere in crescendo la stagione e di andarci a giocare i playoff con la certezza di saper fare un buon calcio. E se anche l’ingrediente per la ricetta che ti fa vincere qualcosa non sempre è solo questo, quantomeno abbiamo un punto di (ri)partenza.
Andranno migliorate ancora alcune cose, sicuramente, andrà scrollato di dosso il peso della pressione su certe partite, che questa squadra ancora non sa reggere, occorrerà tornare a rivedere il Potenza brillante e sbarazzino che ci ha fatto divertire. E ieri io l’ho rivisto, con enorme piacere.