Dicembre, tempo di bilanci. Dopo 20 partite e ben 35 punti (chi gn l’avia dì!), i bilanci del Potenza 2024/2025 sono sicuramente positivi e fanno ben sperare.
Ricordiamo sempre da dove eravamo partiti, terminando la stagione passata con la vittoria dello spareggio playout ed una gestione naif, per non dire scellerata, del parco giocatori/tecnici. Il primo grande passo è stata la scelta della conferma del tecnico, che alla luce dei risultati conseguiti, è stata più che azzeccata. Un tecnico, Pietro De Giorgio, che ha saputo con la forza delle idee tenere botta nella prima parte della stagione a suon di reti siglate ed un gioco arioso, facendo passare in secondo piano le tante troppe reti subite. Ha dimostrato, il buon Pietro, che la forza delle idee è molto importante e può vincere su tutto, anche su valori tecnici individuali non eccelsi, magari. A Lui un voto altissimo, 9.
Voto uguale anche a chi ha deciso di scegliere il basso profilo e stare lontano dai riflettori: mi riferisco tanto al D.S. De Vito che alla proprietà, nelle persone di Donato e Nicola Macchia.
Se il suo curriculum lasciava ben sperare, per De Vito non deve essere stato semplice dover gestire i disastri della gestione Varrà ( giustamente e forse tardivamente esonerato dopo oltre 50 giocatori messi sotto contratto e 4 allenatori, sebbene nella massa qualcosa di buono tipo Verrengia abbia lasciato ), ma lo ha fatto con la diligenza del buon padre di famiglia: ha affiancato il tecnico nel capirne le esigenze, ha cercato di capire come far “pulizia” nello spogliatoio, ha messo dentro giocatori di valore (solo per Felippe meriterebbe voto 11) e scommesse (vinta alla grande quella di Schimmenti) dovendo fronteggiare anche decisioni discutibili prese il 23 agosto da parte di giocatori in rosa. Il tutto senza mai apparire e pavoneggiarsi come ci aveva abituato qualcuno in passato. Concretezza ed eleganza. Complimenti.
Il Direttore è stata una scelta consapevole della proprietà, a differenza della precedente imposta da “amicizie/conoscenze” che hanno mal consigliato, evidentemente. Quest’anno sono poche le occasioni in cui la famiglia Macchia si è presentata in sala stampa prima o dopo una gara, lasciando il campo a chi di campo si occupa. Hanno dato fiducia piena al tecnico ed al direttore e questo ha pagato. Hanno riorganizzato il settore giovanile, muovendo una pedina pesante come Giuseppe Lolaico e dando anche a lui grande fiducia, con la speranza che si possa vedere presto qualche frutto di questo lavoro direttamente nella prima squadra. Hanno continuato a lavorare sull’aspetto comunicativo (grande lavoro di Mario Pesarini con la stampa tutta) e sociale, cercando di avvicinare ancor più la città alla squadra. Il tutto spendendo un terzo di quanto speso nelle ultime stagioni e guardando ad oggi il Potenza terzo in classifica con davanti a sè un futuro più che roseo.
Voto 9 anche ai tifosi, che sono ripartiti dall’esodo del 12 maggio scorso e hanno sostenuto a suon di cori, bandiere e chilometri macinati la propria Fede, guardando con un sorriso a 35 denti la classifica. Incommensurabili!
Voto 8 a questo progetto editoriale, ma solo perchè mettere 10 sembrerebbe eccessivamente autoreferenziale. La forza di un progetto partito da una mente visionaria poco più di 7 anni fa e che oggi sta raccogliendo i suoi primi frutti, un progetto in continua evoluzione, che non dimentica mai chi ha contribuito negli anni alla crescita ma che fisiologicamente guarda avanti alla ricerca di quanto serve per continuare a crescere, con la flessibilità necessaria e lo spirito visionario di chi ama la propria città. Ad Maiora.