domenica 6 Ottobre 2024

La pillola del giorno dopo Juve Ng-Potenza di Alfonso Pecoraro
L

Ma godiamocela, porca miseria. E i cambi, e la parata di Alastra, e gli errori della difesa, e il gol al 2’. Tutto ha fatto parte di una partita bellissima, divertente, che il Potenza ha vinto. Se con merito o no, francamente, poco mi interessa.  Ora godiamocela, porca miseria.

Resto dell’avviso che potrei anche essere soddisfatto, come scrivevo la settimana scorsa, di un 1-0 al 90’ su autorete del portiere, ma godiamocela, porca miseria.

Il Potenza ha vinto, evviva il Potenza e i suo i meravigliosi tifosi. Ne ho intervistati tanti, ne ho conosciuti tantissimi, si sono avvicinati, mi hanno fatto emozionare. Perché ho pensato davvero che potere ha la passione, un campo di calcio, il nostro Potenza. Mette insieme le cose e le persone, le accomuna anche a migliaia di chilometri di distanza, fa condividere. Ed in un mondo in cui sono più le spaccature che le vicinanze, è tutto molto bello. E’ qualcosa – almeno nella giornata di ieri – che va oltre il risultato e che è da fessi non godersi per quello che è stato e per come è stato. Ho letto su uno striscione a Crotone (credo, se non erro, che sia una frase di Rino Gaetano) “se mai qualcuno capirà, sarà senz’altro uno come me”: non c’è verità più sacrosanta, almeno in questo ambito. E per questo dico, Potenza batte Juve Ng 3-2: godiamocela, porca miseria.

Chiaramente, dal punto di vista strettamente tecnico, non passionale, non possiamo omettere di considerare – a malincuore o no, dipende dai punti di vista e dall’attaccamento – che a qualcuno questo Potenza ancora non piace, per qualcun altro questo Potenza non convince, per altri ancora il mister non è buono. Resto perplesso e penso che l’unica spiegazione è che forse qualcuno è abituato a mangiare caviale, ma si è dimenticato facilmente dell’indigestione di pane e acqua della passata stagione.

Questa squadra ha 14 punti in classifica, ha vinto due trasferte di fila, come non accadeva da tempo immemore, segna da 10 partite di fila (12 se ci mettiamo anche le due dei playout a guida di De Giorgio), ha passato due turni di Coppa Italia. E’ vero, ha qualche limite e su questo bisogna iniziare a pensare a come correggere, ma per quanto succitato merita un pochino in più di rispetto. Se non fosse che, in giro per l’Italia, rappresenta un popolo e una comunità che, non ci posso credere se fosse il contrario, non può non essere felice per quanto fatto fino ad oggi, ed in particolare a Biella. Ma godiamocela, porca miseria.

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Ma godiamocela, porca miseria. E i cambi, e la parata di Alastra, e gli errori della difesa, e il gol al 2’. Tutto ha fatto parte di una partita bellissima, divertente, che il Potenza ha vinto. Se con merito o no, francamente, poco mi interessa.  Ora godiamocela, porca miseria.

Resto dell’avviso che potrei anche essere soddisfatto, come scrivevo la settimana scorsa, di un 1-0 al 90’ su autorete del portiere, ma godiamocela, porca miseria.

Il Potenza ha vinto, evviva il Potenza e i suo i meravigliosi tifosi. Ne ho intervistati tanti, ne ho conosciuti tantissimi, si sono avvicinati, mi hanno fatto emozionare. Perché ho pensato davvero che potere ha la passione, un campo di calcio, il nostro Potenza. Mette insieme le cose e le persone, le accomuna anche a migliaia di chilometri di distanza, fa condividere. Ed in un mondo in cui sono più le spaccature che le vicinanze, è tutto molto bello. E’ qualcosa – almeno nella giornata di ieri – che va oltre il risultato e che è da fessi non godersi per quello che è stato e per come è stato. Ho letto su uno striscione a Crotone (credo, se non erro, che sia una frase di Rino Gaetano) “se mai qualcuno capirà, sarà senz’altro uno come me”: non c’è verità più sacrosanta, almeno in questo ambito. E per questo dico, Potenza batte Juve Ng 3-2: godiamocela, porca miseria.

Chiaramente, dal punto di vista strettamente tecnico, non passionale, non possiamo omettere di considerare – a malincuore o no, dipende dai punti di vista e dall’attaccamento – che a qualcuno questo Potenza ancora non piace, per qualcun altro questo Potenza non convince, per altri ancora il mister non è buono. Resto perplesso e penso che l’unica spiegazione è che forse qualcuno è abituato a mangiare caviale, ma si è dimenticato facilmente dell’indigestione di pane e acqua della passata stagione.

Questa squadra ha 14 punti in classifica, ha vinto due trasferte di fila, come non accadeva da tempo immemore, segna da 10 partite di fila (12 se ci mettiamo anche le due dei playout a guida di De Giorgio), ha passato due turni di Coppa Italia. E’ vero, ha qualche limite e su questo bisogna iniziare a pensare a come correggere, ma per quanto succitato merita un pochino in più di rispetto. Se non fosse che, in giro per l’Italia, rappresenta un popolo e una comunità che, non ci posso credere se fosse il contrario, non può non essere felice per quanto fatto fino ad oggi, ed in particolare a Biella. Ma godiamocela, porca miseria.

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Ma godiamocela, porca miseria. E i cambi, e la parata di Alastra, e gli errori della difesa, e il gol al 2’. Tutto ha fatto parte di una partita bellissima, divertente, che il Potenza ha vinto. Se con merito o no, francamente, poco mi interessa.  Ora godiamocela, porca miseria.

Resto dell’avviso che potrei anche essere soddisfatto, come scrivevo la settimana scorsa, di un 1-0 al 90’ su autorete del portiere, ma godiamocela, porca miseria.

Il Potenza ha vinto, evviva il Potenza e i suo i meravigliosi tifosi. Ne ho intervistati tanti, ne ho conosciuti tantissimi, si sono avvicinati, mi hanno fatto emozionare. Perché ho pensato davvero che potere ha la passione, un campo di calcio, il nostro Potenza. Mette insieme le cose e le persone, le accomuna anche a migliaia di chilometri di distanza, fa condividere. Ed in un mondo in cui sono più le spaccature che le vicinanze, è tutto molto bello. E’ qualcosa – almeno nella giornata di ieri – che va oltre il risultato e che è da fessi non godersi per quello che è stato e per come è stato. Ho letto su uno striscione a Crotone (credo, se non erro, che sia una frase di Rino Gaetano) “se mai qualcuno capirà, sarà senz’altro uno come me”: non c’è verità più sacrosanta, almeno in questo ambito. E per questo dico, Potenza batte Juve Ng 3-2: godiamocela, porca miseria.

Chiaramente, dal punto di vista strettamente tecnico, non passionale, non possiamo omettere di considerare – a malincuore o no, dipende dai punti di vista e dall’attaccamento – che a qualcuno questo Potenza ancora non piace, per qualcun altro questo Potenza non convince, per altri ancora il mister non è buono. Resto perplesso e penso che l’unica spiegazione è che forse qualcuno è abituato a mangiare caviale, ma si è dimenticato facilmente dell’indigestione di pane e acqua della passata stagione.

Questa squadra ha 14 punti in classifica, ha vinto due trasferte di fila, come non accadeva da tempo immemore, segna da 10 partite di fila (12 se ci mettiamo anche le due dei playout a guida di De Giorgio), ha passato due turni di Coppa Italia. E’ vero, ha qualche limite e su questo bisogna iniziare a pensare a come correggere, ma per quanto succitato merita un pochino in più di rispetto. Se non fosse che, in giro per l’Italia, rappresenta un popolo e una comunità che, non ci posso credere se fosse il contrario, non può non essere felice per quanto fatto fino ad oggi, ed in particolare a Biella. Ma godiamocela, porca miseria.

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