Chi pensava di fare un sol boccone della Turris (tante uscite e mercato bloccato in entrata, 4 titolari in campo dal primo minuto fra 2005 e 2007, e 10 in panchina fra 2006 e 2007) è rimasto leggermente deluso. Chi pensava solo al ‘sodo’ ha avuto piena soddisfazione.
Alla fine contano i risultati e 4 punti nelle prime due di campionato vanno più che bene. Soprattutto nella prima frazione di gara il Potenza è sembrato più compassato del solito, scarsamente concentrato, soprattutto nella zona centrale del campo, con tanti palloni regalati agli avversari, poca costruzione in avanti e poco filtro per i 4 dietro.
Poi il lampo improvviso ed il gol del solito Caturano a mettere le cose a posto. Quello il reparto su cui conta di più la squadra di De Giorgio. Con D’Auria già in palla, autore del secondo gol, e il nuovo innesto Rosafio, il trittico avanzato del Potenza è candidato a fare ottime cose, e noi ce lo auguriamo.
Ricordiamo che siamo solo all’inizio, che ancora vanno limati errori e meccanismi di gioco, che c’è tanto da lavorare e che per raggiungere un eventuale punto di equilibrio ci sono ancora prove da affrontare.
E quella di domenica 8 settembre al Vigorito di Benevento sarà tappa importante in questo cammino di costruzione.
Un piccolo consiglio: in tutto questo cammino la prima cosa da imparare e mettere sopra tutte le altre è quella che riguarda l’approccio mentale alla gara. La regola di ingaggio piu’ importante è affrontare l’avversario con il giusto rispetto ma disinteressandosi del suo nome, della sua storia, delle sue difficoltà o della sua forza. Di quanto accaduto nella Notte dei Leoni è inutile tornare … meriterebbe qualche riflessione aggiuntiva ma continuo ad essere interessato solo e soltanto al campo di gioco. Solo quello è il ‘motore’ capace di muovere tutto il resto, senza contestualizzazioni.