No al Pineto, no all’Arezzo, no al Sestri, forse al Lecco Raul Asencio potrebbe dire di sì. Che non rientri più nei piani del Potenza è ampiamente stato chiarito, ma oggi è abbastanza chiaro che, pur avendo alcune necessità specie per la difesa, la società è bloccata se non risolve prima la questione pendente con lo spagnolo. Niente di clamoroso: Asencio non è gradito, andrà via, ma solo alle sue condizioni economiche (con una adeguata buonuscita, dal momento che per il suo rendimento lo stipendio che gli viene garantito dal contratto siglato l’anno scorso non glielo riconoscerà nessuno) e di gradimento della piazza proposta. Per questo il nome del Lecco potrebbe essere gradito, visto che si tratta comunque di una società retrocessa dalla B e che ci vorrebbe ritornare.
Il suo ingente ingaggio fa a pugni con il rendimento dell’atleta che non è stato capace di segnare nemmeno un gol in campionato, e solo uno in Coppa Italia. Una stagione maledetta, la mancata integrazione nel gruppo, l’isolamento anche in città: una serie di circostanze che si aggiunge agli appena 3 gol al Cittadella, 2 gol in B spagnola nelle due stagioni precedenti. Sono lontani anni i tempi dei 7 gol al Cosenza (19-20) e dei 7 ad Avellino (17-18).