lunedì 25 Novembre 2024

“La Pillola” post Monterosi🆚Potenza

DI ALFONSO PECORARO

Quando c’è stato da dirne male, non mi sono tirato indietro. Quando mi sono sentito tradito, ho reagito come se non avessi nulla da perdonare. Ieri no, ed è giusto attribuirne i meriti a tutti. Bravi tutti i rossoblù, bravo De Giorgio e bravo Caturano, due simboli di quello che tutti si sarebbero aspettati dai primi 90 minuti più complicati della nostra vita calcistica, Oggi è troppo comodo – ho letto in qualche commento – dire che abbiamo eccessivamente alzato la tensione e troppo temuto chi si è dimostrato molto inferiore a noi. Ma credo che sostanzialmente si sia fatto bene, proprio per tutto quello che ne è derivato. I calciatori – e lo hanno ripetuto in molti – si sono responsabilizzati, hanno reagito da uomini e da squadra, ma soprattutto hanno compreso quanta passione cova dietro di loro e per una partita di calcio che a Potenza (e col Potenza) non è mai solo una semplice partita di calcio. Hanno potuto comprendere quanto amore c’è per quei colori e quanto possa essere tremendo osarne un tradimento. Adesso potranno comprendere pure come la forza dell’amore spesso può portare anche al perdono.

Il primo round è chiuso in vantaggio, guai a cullarsi sugli allori, sempre per lo stesso discorso già accennato, ossia che di fronte quella che è una buonissima squadra (ne sono convinto), resterà una buonissima squadra che non avrà più niente da perdere e che tenterà di fare un’impresa. Proprio come accaduto al Bonolis, toccherà ai ragazzi di De Giorgio azzerarne le velleità. E ci sarà comunque e ancora la spinta del Viviani, una cui fetta si era trasferita in Abruzzo ieri (e si è sentita). Mancano 90’ da giocare in casa e sarebbe da folli perdere questa opportunità: tutta la comunità sportiva deve riempire lo stadio per confermare di meritare questa categoria. Con tutta Potenza in campo per difendere la nostra storia.

PS- Quanto ho visto ieri e rivedrò domenica prossima cancellerà con un colpo di spugna tutto quello che è stato. Azzererà le cose, compresa la rabbia e la frustrazione per il “tradimento” subito negli ultimi tempi.

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DI ALFONSO PECORARO

Quando c’è stato da dirne male, non mi sono tirato indietro. Quando mi sono sentito tradito, ho reagito come se non avessi nulla da perdonare. Ieri no, ed è giusto attribuirne i meriti a tutti. Bravi tutti i rossoblù, bravo De Giorgio e bravo Caturano, due simboli di quello che tutti si sarebbero aspettati dai primi 90 minuti più complicati della nostra vita calcistica, Oggi è troppo comodo – ho letto in qualche commento – dire che abbiamo eccessivamente alzato la tensione e troppo temuto chi si è dimostrato molto inferiore a noi. Ma credo che sostanzialmente si sia fatto bene, proprio per tutto quello che ne è derivato. I calciatori – e lo hanno ripetuto in molti – si sono responsabilizzati, hanno reagito da uomini e da squadra, ma soprattutto hanno compreso quanta passione cova dietro di loro e per una partita di calcio che a Potenza (e col Potenza) non è mai solo una semplice partita di calcio. Hanno potuto comprendere quanto amore c’è per quei colori e quanto possa essere tremendo osarne un tradimento. Adesso potranno comprendere pure come la forza dell’amore spesso può portare anche al perdono.

Il primo round è chiuso in vantaggio, guai a cullarsi sugli allori, sempre per lo stesso discorso già accennato, ossia che di fronte quella che è una buonissima squadra (ne sono convinto), resterà una buonissima squadra che non avrà più niente da perdere e che tenterà di fare un’impresa. Proprio come accaduto al Bonolis, toccherà ai ragazzi di De Giorgio azzerarne le velleità. E ci sarà comunque e ancora la spinta del Viviani, una cui fetta si era trasferita in Abruzzo ieri (e si è sentita). Mancano 90’ da giocare in casa e sarebbe da folli perdere questa opportunità: tutta la comunità sportiva deve riempire lo stadio per confermare di meritare questa categoria. Con tutta Potenza in campo per difendere la nostra storia.

PS- Quanto ho visto ieri e rivedrò domenica prossima cancellerà con un colpo di spugna tutto quello che è stato. Azzererà le cose, compresa la rabbia e la frustrazione per il “tradimento” subito negli ultimi tempi.

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Il primo round è chiuso in vantaggio, guai a cullarsi sugli allori, sempre per lo stesso discorso già accennato, ossia che di fronte quella che è una buonissima squadra (ne sono convinto), resterà una buonissima squadra che non avrà più niente da perdere e che tenterà di fare un’impresa. Proprio come accaduto al Bonolis, toccherà ai ragazzi di De Giorgio azzerarne le velleità. E ci sarà comunque e ancora la spinta del Viviani, una cui fetta si era trasferita in Abruzzo ieri (e si è sentita). Mancano 90’ da giocare in casa e sarebbe da folli perdere questa opportunità: tutta la comunità sportiva deve riempire lo stadio per confermare di meritare questa categoria. Con tutta Potenza in campo per difendere la nostra storia.

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