DI ALFONSO PECORARO
Quando c’è stato da dirne male, non mi sono tirato indietro. Quando mi sono sentito tradito, ho reagito come se non avessi nulla da perdonare. Ieri no, ed è giusto attribuirne i meriti a tutti. Bravi tutti i rossoblù, bravo De Giorgio e bravo Caturano, due simboli di quello che tutti si sarebbero aspettati dai primi 90 minuti più complicati della nostra vita calcistica, Oggi è troppo comodo – ho letto in qualche commento – dire che abbiamo eccessivamente alzato la tensione e troppo temuto chi si è dimostrato molto inferiore a noi. Ma credo che sostanzialmente si sia fatto bene, proprio per tutto quello che ne è derivato. I calciatori – e lo hanno ripetuto in molti – si sono responsabilizzati, hanno reagito da uomini e da squadra, ma soprattutto hanno compreso quanta passione cova dietro di loro e per una partita di calcio che a Potenza (e col Potenza) non è mai solo una semplice partita di calcio. Hanno potuto comprendere quanto amore c’è per quei colori e quanto possa essere tremendo osarne un tradimento. Adesso potranno comprendere pure come la forza dell’amore spesso può portare anche al perdono.
Il primo round è chiuso in vantaggio, guai a cullarsi sugli allori, sempre per lo stesso discorso già accennato, ossia che di fronte quella che è una buonissima squadra (ne sono convinto), resterà una buonissima squadra che non avrà più niente da perdere e che tenterà di fare un’impresa. Proprio come accaduto al Bonolis, toccherà ai ragazzi di De Giorgio azzerarne le velleità. E ci sarà comunque e ancora la spinta del Viviani, una cui fetta si era trasferita in Abruzzo ieri (e si è sentita). Mancano 90’ da giocare in casa e sarebbe da folli perdere questa opportunità: tutta la comunità sportiva deve riempire lo stadio per confermare di meritare questa categoria. Con tutta Potenza in campo per difendere la nostra storia.
PS- Quanto ho visto ieri e rivedrò domenica prossima cancellerà con un colpo di spugna tutto quello che è stato. Azzererà le cose, compresa la rabbia e la frustrazione per il “tradimento” subito negli ultimi tempi.