Silvio Baldini telefonicamente è intervenuto a “Potenza Rossoblu” ospite di Alfonso Pecoraro e Rocco Sabatella. Il tecnico toscano ha raccontato qualche aneddoto sulla vita di Marco Marchionni che ha lavorato con lui da calciatore ad Empoli ed è stato il suo vice a Carrara prima di intraprendere in solitaria la carriera di allenatore.
CARATTERE FORTE: “Marchionni è una grande persona perchè già da ragazzo amava le sfide. Da centravanti ha saputo adattarsi a fare l’esterno costruendosi una grande carriera ed è esploso meritando di approdare in nazionale Under 21 appena maggiorenne. E’ uno che sa il fatto suo, poi ha grande personalità e mi auguro che possa essere sempre sostenuto da parte della società. Può aiutare il Potenza a tirare fuori il meglio di sé perchè conosce il calcio ed è reduce da due buone esperienze tra Novara e Foggia”.
ANEDDOTO: “Giocavamo in Serie B contro il Napoli di Novellino che poi approdò in A nella stagione 1999 – 2000. Marchionni durante il riscaldamento era particolarmente motivato e mi disse che aveva visto in una stella l’immagine riflessa del padre che era venuto a mancare quando era bambino. Vincemmo quella partita 4-1 proprio grazie ad una sua doppietta. Quell’episodio mi serve per ricordare ai miei figli tutto quello che il calcio mi ha regalato, compreso l’incontro con un ragazzo come Marchionni”.
LONTANANZA DAI CAMPI DI CALCIO: “Amo allenare, ma non mi strappo i capelli se non trovo squadra. Ho ricevuto chiamate da parte di formazioni che lottano per salvarsi in Serie C e vista la mia età e la mia serietà quando prendo un impegno ho preferito aspettare perchè divento malato, sono uno che allena solo se sente dentro di sè una scintilla. Preferisco che determinate esperienze le facciano gli allenatori giovani e alle prime armi. Nel calcio se vinci sei il migliore di tutti, altrimenti ti tirano fuori tutti i difetti e questo aspetto non mi piace particolarmente”
PALERMO – POTENZA 2-2: “In quel match abbiamo rischiato di perdere 3-0 prima della rimonta. Abbiamo subito una lezione di calcio dal Potenza, poi nel finale riuscimmo a pareggiare, ma quello fu un segnale che avremmo vinto il campionato. Negli spogliatoi sono quasi svenuto, volevano portarmi in ospedale e ricordo che il presidente Caiata fu gentile e affettuoso nel rincuorarmi”.