lunedì 16 Settembre 2024

“La Pillola” post Potenza🆚Catania

Di Alfonso Pecoraro

Come possono 90’ azzerare ogni preoccupazione? Possono se fatti come quelli di ieri, dopo Benevento, ma se saranno anche quelli di domani. Possono non solo per le azzeccate decisioni di Lerda, quanto soprattutto e piuttosto per come il Potenza Calcio Official è sceso in campo e come ha interpretato una gara difficile.

Ma siccome vorrei evitare di non avere equilibrio, la mia esaltazione dura lo spazio di quei 90’ in cui ho visto – per la prima volta in stagione – un ottimo Potenza che mi lascia ben sperare per il futuro, a patto e condizione che si mantenga costante l’applicazione in campo. Stop, però non dobbiamo andare oltre e, per quanto la pillola di oggi sia molto dolce, occorre cercare di capire effettivamente di quale Potenza disponiamo.

In settimana avevo analizzato il cammino rossoblù etichettandolo come quello di una squadra che “sta nel mezzo”: bene con le ultime, male con le prime; bene a domicilio, male in trasferta. Come dicono quelli bravi: né carne, né pesce. Bene: dopo la convincente vittoria di ieri arrivano una serie di fattori che possono generare prospettive da sfruttare. Inizia una settimana lunga di lavoro, piena, visto che si gioca lunedì; recupereranno a livello fisico diversi calciatori; si sfida il Picerno, contro cui la tradizione in C è decisamente positiva; i melandrini mercoledì sera andranno a Catania per la Coppa, pagheranno qualche energia supplementare; arriva una partita in trasferta, una di quelle toste, in cui il Potenza potrà dare qualche risposta.

Sarebbe comunque opportuno non caricarla di eccessive pressioni e sperare solo che la squadra inizi a convincersi delle sue effettive possibilità, che i giocatori scendano in campo sempre e soltanto con la voglia e la concentrazione visti col Catania, e lo facciano indifferentemente in casa e in trasferta.

Perché poi, alla lunga, i valori verranno fuori per quelli che sono, anche se il mister (giustamente) sottolinea come la crescita qualitativa accomuni tanti degli organici delle squadre del nostro girone e non solo il Potenza (che peraltro può ancora crescere), per cui sarà un campionato equilibratissimo nel quale tra la quarta e la dodicesima il distacco potrà essere minimo.

PS. Per fortuna l’ho scritto ad inizio stagione: ma quanto è forte Saporiti? Non può essere un caso che 12 partite su 12 le abbiano giocate solo lui e Caturano. Per ora ha convinto me, sicuramente, nel futuro, mi auguro, tutti.

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Ma siccome vorrei evitare di non avere equilibrio, la mia esaltazione dura lo spazio di quei 90’ in cui ho visto – per la prima volta in stagione – un ottimo Potenza che mi lascia ben sperare per il futuro, a patto e condizione che si mantenga costante l’applicazione in campo. Stop, però non dobbiamo andare oltre e, per quanto la pillola di oggi sia molto dolce, occorre cercare di capire effettivamente di quale Potenza disponiamo.

In settimana avevo analizzato il cammino rossoblù etichettandolo come quello di una squadra che “sta nel mezzo”: bene con le ultime, male con le prime; bene a domicilio, male in trasferta. Come dicono quelli bravi: né carne, né pesce. Bene: dopo la convincente vittoria di ieri arrivano una serie di fattori che possono generare prospettive da sfruttare. Inizia una settimana lunga di lavoro, piena, visto che si gioca lunedì; recupereranno a livello fisico diversi calciatori; si sfida il Picerno, contro cui la tradizione in C è decisamente positiva; i melandrini mercoledì sera andranno a Catania per la Coppa, pagheranno qualche energia supplementare; arriva una partita in trasferta, una di quelle toste, in cui il Potenza potrà dare qualche risposta.

Sarebbe comunque opportuno non caricarla di eccessive pressioni e sperare solo che la squadra inizi a convincersi delle sue effettive possibilità, che i giocatori scendano in campo sempre e soltanto con la voglia e la concentrazione visti col Catania, e lo facciano indifferentemente in casa e in trasferta.

Perché poi, alla lunga, i valori verranno fuori per quelli che sono, anche se il mister (giustamente) sottolinea come la crescita qualitativa accomuni tanti degli organici delle squadre del nostro girone e non solo il Potenza (che peraltro può ancora crescere), per cui sarà un campionato equilibratissimo nel quale tra la quarta e la dodicesima il distacco potrà essere minimo.

PS. Per fortuna l’ho scritto ad inizio stagione: ma quanto è forte Saporiti? Non può essere un caso che 12 partite su 12 le abbiano giocate solo lui e Caturano. Per ora ha convinto me, sicuramente, nel futuro, mi auguro, tutti.

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Ma siccome vorrei evitare di non avere equilibrio, la mia esaltazione dura lo spazio di quei 90’ in cui ho visto – per la prima volta in stagione – un ottimo Potenza che mi lascia ben sperare per il futuro, a patto e condizione che si mantenga costante l’applicazione in campo. Stop, però non dobbiamo andare oltre e, per quanto la pillola di oggi sia molto dolce, occorre cercare di capire effettivamente di quale Potenza disponiamo.

In settimana avevo analizzato il cammino rossoblù etichettandolo come quello di una squadra che “sta nel mezzo”: bene con le ultime, male con le prime; bene a domicilio, male in trasferta. Come dicono quelli bravi: né carne, né pesce. Bene: dopo la convincente vittoria di ieri arrivano una serie di fattori che possono generare prospettive da sfruttare. Inizia una settimana lunga di lavoro, piena, visto che si gioca lunedì; recupereranno a livello fisico diversi calciatori; si sfida il Picerno, contro cui la tradizione in C è decisamente positiva; i melandrini mercoledì sera andranno a Catania per la Coppa, pagheranno qualche energia supplementare; arriva una partita in trasferta, una di quelle toste, in cui il Potenza potrà dare qualche risposta.

Sarebbe comunque opportuno non caricarla di eccessive pressioni e sperare solo che la squadra inizi a convincersi delle sue effettive possibilità, che i giocatori scendano in campo sempre e soltanto con la voglia e la concentrazione visti col Catania, e lo facciano indifferentemente in casa e in trasferta.

Perché poi, alla lunga, i valori verranno fuori per quelli che sono, anche se il mister (giustamente) sottolinea come la crescita qualitativa accomuni tanti degli organici delle squadre del nostro girone e non solo il Potenza (che peraltro può ancora crescere), per cui sarà un campionato equilibratissimo nel quale tra la quarta e la dodicesima il distacco potrà essere minimo.

PS. Per fortuna l’ho scritto ad inizio stagione: ma quanto è forte Saporiti? Non può essere un caso che 12 partite su 12 le abbiano giocate solo lui e Caturano. Per ora ha convinto me, sicuramente, nel futuro, mi auguro, tutti.

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