DI ROCCO SABATELLA
Non è stata una serata da ricordare per il Potenza. E non tanto per l’eliminazione ai calci di rigore dalla coppa Italia. Una evento che, tutto sommato, ci può anche stare considerato che i rigori sono sempre una lotteria. La circostanza che rende più amara l’eliminazione e che è avvenuta per mano di un avversaria, la Juve Stabia, che si è presentata in campo con un over, il centrocampista Gerbo e gli altri dieci in formazione tutti millenials, ossia nati dal 2001 in poi. Contro i quali il Potenza, pur presentatosi con le seconde linee, non è riuscito a far valere la sua maggiore esperienza e anche una qualità tecnica superiore. Pur essendo i rossoblu andati in vantaggio per due volte con Gagliano e Asencio, non sono riusciti a capitalizzare questa situazione favorevole facendosi raggiungere per due volte da un manipolo di giovanissimi a causa di due distrazioni difensive. Colombo aveva detto che si aspettava delle risposte confortanti da parte delle seconde linee in ottica campionato. Nel senso che prestazioni individuali di un certo rilievo, ove mai ci fossero state, avrebbero potuto mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte di formazione per le partite future del campionato. Con onestà crediamo che Colombo non sia rimasto soddisfatto di quanto visto a Castellammare di Stabia visto che sono mancati eclatanti lampi di grande gioco tali da convincere l’allenatore. Con l’eliminazione dalla Coppa Italia altre opportunità per emergere le seconde linee non ne avranno più. A loro rimangono gli allenamenti quotidiani nei quali darci dentro come satanassi se vogliono ritagliarsi le possibilità di convincere Colombo. Adesso testa e cuore a fare bene in campionato, a cominciare dalla partita di lunedì con l’ Avellino.