lunedì 16 Settembre 2024

“La Pillola” post Juve Stabia 🆚 Potenza

DI ALFONSO PECORARO

La cosa più sbagliata da fare, dopo il pesante ko del Potenza Calcio Official a Castellammare, è aprire i processi. Pensare che sia tutto sbagliato. Mettere in discussione l’allenatore, i calciatori, il direttore sportivo. Per fortuna, lo dico paradossalmente, della serataccia del Menti non c’è da salvare niente, ma proprio niente. E questo è un vantaggio, a mio avviso, perché in questo modo si può già delineare il prossimo scenario: non si deve più assolutamente ripetere nulla di quello che si è visto. Meglio, di quello che non si è visto. Perché se, da un lato, sono da ritenersi non solo opinabili, ma anche errate, le valutazioni sugli uomini da mettere in campo – da parte del mister – dall’altro occorre anche mettere in risalto che se una squadra (e parlo di chi scende in campo) ha una mentalità “importante” o punta a farsi rispettare in questo campionato, è assolutamente impensabile farlo con quella leggerezza vista ieri. Questione di approccio, di gratitudine verso 300 tifosi che erano al seguito nel bel mezzo di una settimana ancora lavorativa, ma anche di rispetto verso se stessi. Perché, curriculum alla mano, tutti insieme i calciatori stabiesi non realizzano la metà di quello che in carriera hanno già fatto coloro i quali sono scesi in campo con la maglia del Potenza. Ma nel campo non ci vanno i pedigree, meglio dirselo chiaramente. Stop. Basta così. Nessuna ulteriore recriminazione, ma solo e soltanto la necessità, da parte mia, l’obbligo, da parte di tutti coloro i quali rappresentano il Potenza, di riscattare immediatamente (che fortuna giocare già domenica, oltretutto contro un0avversaria forte come la Casertana) in termini di prestazione, tiri in porta, coraggio, carattere, difesa, mentalità, idee e forza, tutto quello che è mancato al Menti.

PS- Pensiero personale: non è ancora arrivato il tempo del turnover, del riposo. E se pure il mister abbia deciso ieri di cambiare qualche uomo (che poi in realtà nove su undici erano gli stessi), rispetto alla gara precedente, è stato sbagliato farlo proprio con Laaribi e Volpe. Adesso, è abbastanza chiaro per quello che hanno cercato di realizzare quando sono entrati, il Potenza di loro due non può fare a meno. Di qualche altro sì, ma certo non perché è stanco.

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DI ALFONSO PECORARO

La cosa più sbagliata da fare, dopo il pesante ko del Potenza Calcio Official a Castellammare, è aprire i processi. Pensare che sia tutto sbagliato. Mettere in discussione l’allenatore, i calciatori, il direttore sportivo. Per fortuna, lo dico paradossalmente, della serataccia del Menti non c’è da salvare niente, ma proprio niente. E questo è un vantaggio, a mio avviso, perché in questo modo si può già delineare il prossimo scenario: non si deve più assolutamente ripetere nulla di quello che si è visto. Meglio, di quello che non si è visto. Perché se, da un lato, sono da ritenersi non solo opinabili, ma anche errate, le valutazioni sugli uomini da mettere in campo – da parte del mister – dall’altro occorre anche mettere in risalto che se una squadra (e parlo di chi scende in campo) ha una mentalità “importante” o punta a farsi rispettare in questo campionato, è assolutamente impensabile farlo con quella leggerezza vista ieri. Questione di approccio, di gratitudine verso 300 tifosi che erano al seguito nel bel mezzo di una settimana ancora lavorativa, ma anche di rispetto verso se stessi. Perché, curriculum alla mano, tutti insieme i calciatori stabiesi non realizzano la metà di quello che in carriera hanno già fatto coloro i quali sono scesi in campo con la maglia del Potenza. Ma nel campo non ci vanno i pedigree, meglio dirselo chiaramente. Stop. Basta così. Nessuna ulteriore recriminazione, ma solo e soltanto la necessità, da parte mia, l’obbligo, da parte di tutti coloro i quali rappresentano il Potenza, di riscattare immediatamente (che fortuna giocare già domenica, oltretutto contro un0avversaria forte come la Casertana) in termini di prestazione, tiri in porta, coraggio, carattere, difesa, mentalità, idee e forza, tutto quello che è mancato al Menti.

PS- Pensiero personale: non è ancora arrivato il tempo del turnover, del riposo. E se pure il mister abbia deciso ieri di cambiare qualche uomo (che poi in realtà nove su undici erano gli stessi), rispetto alla gara precedente, è stato sbagliato farlo proprio con Laaribi e Volpe. Adesso, è abbastanza chiaro per quello che hanno cercato di realizzare quando sono entrati, il Potenza di loro due non può fare a meno. Di qualche altro sì, ma certo non perché è stanco.

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La cosa più sbagliata da fare, dopo il pesante ko del Potenza Calcio Official a Castellammare, è aprire i processi. Pensare che sia tutto sbagliato. Mettere in discussione l’allenatore, i calciatori, il direttore sportivo. Per fortuna, lo dico paradossalmente, della serataccia del Menti non c’è da salvare niente, ma proprio niente. E questo è un vantaggio, a mio avviso, perché in questo modo si può già delineare il prossimo scenario: non si deve più assolutamente ripetere nulla di quello che si è visto. Meglio, di quello che non si è visto. Perché se, da un lato, sono da ritenersi non solo opinabili, ma anche errate, le valutazioni sugli uomini da mettere in campo – da parte del mister – dall’altro occorre anche mettere in risalto che se una squadra (e parlo di chi scende in campo) ha una mentalità “importante” o punta a farsi rispettare in questo campionato, è assolutamente impensabile farlo con quella leggerezza vista ieri. Questione di approccio, di gratitudine verso 300 tifosi che erano al seguito nel bel mezzo di una settimana ancora lavorativa, ma anche di rispetto verso se stessi. Perché, curriculum alla mano, tutti insieme i calciatori stabiesi non realizzano la metà di quello che in carriera hanno già fatto coloro i quali sono scesi in campo con la maglia del Potenza. Ma nel campo non ci vanno i pedigree, meglio dirselo chiaramente. Stop. Basta così. Nessuna ulteriore recriminazione, ma solo e soltanto la necessità, da parte mia, l’obbligo, da parte di tutti coloro i quali rappresentano il Potenza, di riscattare immediatamente (che fortuna giocare già domenica, oltretutto contro un0avversaria forte come la Casertana) in termini di prestazione, tiri in porta, coraggio, carattere, difesa, mentalità, idee e forza, tutto quello che è mancato al Menti.

PS- Pensiero personale: non è ancora arrivato il tempo del turnover, del riposo. E se pure il mister abbia deciso ieri di cambiare qualche uomo (che poi in realtà nove su undici erano gli stessi), rispetto alla gara precedente, è stato sbagliato farlo proprio con Laaribi e Volpe. Adesso, è abbastanza chiaro per quello che hanno cercato di realizzare quando sono entrati, il Potenza di loro due non può fare a meno. Di qualche altro sì, ma certo non perché è stanco.

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