venerdì 22 Novembre 2024

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DI ROCCO SABATELLA

Il Potenza aveva l’obbligo di sfruttare il fattore Viviani e nel contempo riscattare la battuta di arresto di Latina. Missione compiuta. È stata, come si dice in gergo, una partita sporca in cui le due squadre in campo non hanno creato abbondanza di occasioni da gol. I rossoblù hanno legittimato la vittoria perché l’ hanno cercata con maggiore insistenza e l’hanno ottenuta. Tre punti importanti per la classifica e soprattutto perché aumentano l’autostima e il morale. Sugli scudi Pasquale Schiattarella lanciato in campo da Colombo dall’inizio. L’ ex centrocampista del Benevento ha dimostrato, ove ce ne fosse bisogno, di essere un giocatore di categoria superiore perché da playmaker si è assunto il compito di trascinare i compagni e di orchestrare molto bene il gioco del Potenza in mezzo al campo.  E lo ha fatto per 57 minuti con grande maestria fino a quando lo hanno sorretto le forze. Magistrale la punizione nel recupero del primo tempo che si è stampata sul palo. Davvero il giocatore di cui aveva bisogno il Potenza nella zona nevralgica del terreno di gioco. Ci piace sottolineare come per la seconda volta i tre punti sono arrivati dalla panchina. Prima Gagliano con il Brindisi e ieri Steffè. E questo che cosa significa? Che Colombo azzecca i cambi indubbiamente ma che certifica, ancora una volta, il valore indiscusso della panchina del Potenza dove siedono giocatori che possono fare la differenza quando sono chiamati in causa. E le giuste alternative ci sono in tutti i reparti. A cominciare dalla difesa. Lo stesso Colombo ha esaltato la ricchezza della panchina alla luce del nuovo errore difensivo che ha propiziato la rete dell’ex Cargnelutti. Riconoscendo che forse con un elemento come Hristov in campo il gol si sarebbe potuto evitare. Ma ha anche aggiunto che bisogna fare delle scelte e la sua è stata quella di confermare Gyamfi perché assicura più rapidità e aggressività rispetto ad una maggiore fisicità. Comprendiamo Colombo ma dopo aver subito il quarto gol in tre giornate, sarebbe il momento di dare una chance agli altri difensori della rosa dei quali ieri è entrato Armini che se l’è cavata molto bene. Continua, purtroppo, l’astinenza dal gol di Caturano. Niente da dire sull’impegno profuso in campo ma ci sembra che il bomber napoletano ancora non abbia raggiunto il top della condizione per cui fa fatica ad essere decisivo negli ultimi 16 metri. Nessuna preoccupazione, conoscendo il suo valore assoluto. Siamo convinti che appena si sbloccherà e potrebbe succedere giovedì contro la Juve Stabia, il suo rendimento in fatto di marcature, aumenterà notevolmente. Bisogna avere solo pazienza.

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Il Potenza aveva l’obbligo di sfruttare il fattore Viviani e nel contempo riscattare la battuta di arresto di Latina. Missione compiuta. È stata, come si dice in gergo, una partita sporca in cui le due squadre in campo non hanno creato abbondanza di occasioni da gol. I rossoblù hanno legittimato la vittoria perché l’ hanno cercata con maggiore insistenza e l’hanno ottenuta. Tre punti importanti per la classifica e soprattutto perché aumentano l’autostima e il morale. Sugli scudi Pasquale Schiattarella lanciato in campo da Colombo dall’inizio. L’ ex centrocampista del Benevento ha dimostrato, ove ce ne fosse bisogno, di essere un giocatore di categoria superiore perché da playmaker si è assunto il compito di trascinare i compagni e di orchestrare molto bene il gioco del Potenza in mezzo al campo.  E lo ha fatto per 57 minuti con grande maestria fino a quando lo hanno sorretto le forze. Magistrale la punizione nel recupero del primo tempo che si è stampata sul palo. Davvero il giocatore di cui aveva bisogno il Potenza nella zona nevralgica del terreno di gioco. Ci piace sottolineare come per la seconda volta i tre punti sono arrivati dalla panchina. Prima Gagliano con il Brindisi e ieri Steffè. E questo che cosa significa? Che Colombo azzecca i cambi indubbiamente ma che certifica, ancora una volta, il valore indiscusso della panchina del Potenza dove siedono giocatori che possono fare la differenza quando sono chiamati in causa. E le giuste alternative ci sono in tutti i reparti. A cominciare dalla difesa. Lo stesso Colombo ha esaltato la ricchezza della panchina alla luce del nuovo errore difensivo che ha propiziato la rete dell’ex Cargnelutti. Riconoscendo che forse con un elemento come Hristov in campo il gol si sarebbe potuto evitare. Ma ha anche aggiunto che bisogna fare delle scelte e la sua è stata quella di confermare Gyamfi perché assicura più rapidità e aggressività rispetto ad una maggiore fisicità. Comprendiamo Colombo ma dopo aver subito il quarto gol in tre giornate, sarebbe il momento di dare una chance agli altri difensori della rosa dei quali ieri è entrato Armini che se l’è cavata molto bene. Continua, purtroppo, l’astinenza dal gol di Caturano. Niente da dire sull’impegno profuso in campo ma ci sembra che il bomber napoletano ancora non abbia raggiunto il top della condizione per cui fa fatica ad essere decisivo negli ultimi 16 metri. Nessuna preoccupazione, conoscendo il suo valore assoluto. Siamo convinti che appena si sbloccherà e potrebbe succedere giovedì contro la Juve Stabia, il suo rendimento in fatto di marcature, aumenterà notevolmente. Bisogna avere solo pazienza.

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