Una prova di grande personalità quella del Potenza Calcio Official al Menti. Con una squadra che, nonostante le assenze e in pratica con due debuttanti dal primo minuto (Verrengia e Logoluso, finora solo 13’ il primo e 4 presenze di pochi minuti il secondo), è uscita dallo stadio di Castellammare con il rammarico di aver perso due punti. Ad un primo tempo in cui il Potenza ha coperto il campo bene e, senza mai soffrire, si è resa pericolosa con Caturano, ha fatto da contraltare una ripresa in cui è mancato solo il gol. Steffè due volte, il palo di Armini, il tiro di Di Grazia: quattro occasioni che gridano ancora vendetta. Su queste si deve continuare per pensare a una risalita in posizioni più tranquille della classifica. Ma posso aggiungere che oggi la preoccupazione che avevo sottolineato un mese e mezzo fa, nelle pillole precedenti, è svanita. Ora sono decisamente ottimista: è una sensazione chiara.
Sostanzialmente ho avuto la conferma al Menti che la squadra è valida e che evidentemente fino al cambio di allenatore era in un certo senso bloccata, per questioni di modulo, di scelta, di atteggiamento. Raffaele ha avuto il merito di partire più che dalla tattica dalle motivazioni, dall’atteggiamento. E la prestazione di ieri ha dimostrato che ha colto nel segno. Negli ultimi anni le trasferte contro la Juve Stabia erano state deliranti 4-0 con Ragno, 2-0 con Capuano, 3-0 con Trocini. Ma soprattutto avevano evidenziato dei timori e dei limiti evidenti. Ieri il Potenza meritava di vincere, e in campo c’erano gli stessi uomini della precedente gestione che da cinque gare a questa parte hanno cambiato il modo di stare nel campo, la testa. Per lunghi tratti del secondo tempo, ho rivisto la partita, il Potenza ha giocato davvero bene ed è stato molto pericoloso. E’ questa la differenza rispetto a prima, quando il fraseggio si fermava miseramente a trequarti campo. Ed è questo che ci deve far guardare avanti con ambizione. Oggi possiamo dire che la squadra è buona, che va lievemente corretta e che può ambire a un posto nella parte sinistra della classifica. E se il Menti ha stabilito che la prova del nove è stata superata, quello con il Cerignola (quarto in classifica, vera e propria sorpresa del campionato) sarà il primo vero e proprio esame di maturità.
Alfonso Pecoraro