POTENZA-MONTEROSI 2-2
POTENZA (4-3-3): Gasparini 7,5; Gyamfi 5,5 Matino 5,5 Girasole 5,5 Rillo 5 (41’st Schimmenti sv); Logoluso 6 (19’st Steffè 5,5) Laaribi 6,5 Talia 6 (29’st Volpe 7); Emmausso 5 Caturano 6 (41’st Belloni 7) Di Grazia 6,5 (19’st Del Sole 7). A disp. Alastra, Legittimo, Del Pinto, Sandri, Armini, Riccardi, Polito, Verrengia, Celesia. All. Siviglia 6.
MONTEROSI (4-3-1-2): Alia 8; Piroli 6 Borri 6 Mbende 6,5 Cancellieri 6; Verde 5,5 (14’st Gasperi 6) Lipani 6 (25’st Santarpia 6) Parlati 7; Carlini 5,5 (31’st Tolomello 6); Costantino 7,5 Rossi 7 (31’st Tartaglia 5,5). A disp. Moretti, Basile, Burgio, Giordani, Liga, Di Francesco, D’Antonio, Cirone, De Renzo. All. Menichini 6,5
ARBITRO: Scarpa di Collegno 6
Assistenti: Vitale e Catale
Quarto Uomo: Tropiano di Bari
MARCATORI: 11’pt Di Grazia (P), 21’st Costantino (M), 24’st Parlati (M), 52’st Belloni (P)
ESPULSO: al 47’st Piroli (M) per fallo da ultimo uomo.
AMMONITI: Borri (M), Carlini (M), Laaribi (P), Lipani (M), Parlati (M), Alia (M)
NOTE: Al 48’st Alia para un calcio di rigore a Emmausso (P). Spettatori 2.250, incasso e quota abbonati non comunicati. Ang. 7-7. Rec.: 2’pt, 7’st.
CHIAMIAMOLO il punto del cuore, perchè al tirar delle somme il Potenza non avrebbe meritato di perdere, ma anche il punto del morale, per affrontare la Gelbison mercoledì e per non debuttare in casa con una sconfitta. Finisce 2-2 una partita che il Potenza poteva chiudere sul 2-0 tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, ma che si è ritrovata a pareggiare solo ed esclusivamente al quinto minuto di recupero.
Dopo il riscaldamento si ferma Legittimo, per cui gioca dal 1’ Matino in difesa. La rivoluzione è in mezzo, con Logoluoso e Talia al posto, rispettivamente, di Del Pinto e Sandri acciaccati. Per il resto è la stessa squadra di Andria, con il 4-3-3 . Nei primi minuti è il Potenza a fare la partita e a rendersi pericoloso subito con Girasole (di testa alto), ed al minuto 11 Di Grazia, dopo una illuminante apertura di Caturano, si accentra da sinistra e trova l’angolo sul primo palo di Alia. Potenza concreto e anche attento, anche se con il passare dei minuti il Monterosi trova un po’ di coraggio e per poco non si procura un’azione pericolosa: solo un rimpallo fortuito tra Rossi e Costantino, non consente a quest’ultimo di involarsi verso Gasparini (25’). Un paio di sortite dalla distanza di Lipani e Parlati, bloccate da Gasparini, allentano la morsa del Potenza che, dopo aver deciso di controllare il match, proprio sui titoli di coda sfiora il raddoppio con Talia, ma Alia devia. Potenza contratto nella ripresa e Monterosi subito pericoloso, prima con Parlati che costringe Gyamfi a un salvataggio in extremis, poi con Piroli (7’) che di testa anticipa tutti, costringendo Gasparini alla parata miracolosa con la sfera sulla traversa. Ed ancora Lipani dalla distanza costringe il portiere di casa ad allungarsi. Ed al minuto 13’ ancora Gasparini, su zampata di Costantino da pochi passi, compie un altro miracolo salva risultato. Duello che si rinnova al 15’ con il centravanti che si gira in un fazzoletto, ma Gasparini ci mette i pugni. Monterosi che avrebbe meritato il pari, ma che rischia terribilmente con la ripartenza di Caturano per Emmausso che costringe agli straordinari. E’ il sigillo alla prodezza di Costantino che, ancora una volta, si gira sul piede forte e insacca un pareggio sacrosanto e giusto (21’). Potenza frastornato e ko al 24’ dopo un’insistita azione con il cross verso Rossi che di testa assiste Parlati per la rovesciata che porta avanti gli ospiti, in maniera assolutamente meritata. Con l’ingresso di Volpe il Potenza ci prova. Un paio di spunti dell’under mettono paura, fino ai minuti di recupero i cui succede davvero di tutto. Prima Volpe viene steso da Piroli (cartellino rosso ed espulsione), poi il rigore di Emmaussso parato da Alia che nel giro dei due minuti successivi compie due prodigi su Del Sole e Belloni, poi, proprio all’ultimo assalto arriva il pari dello stesso Belloni, che gira in rete un tiro cross di Del Sole. Pareggio, tutto sommato giusto, qualcosa da rivedere c’è, ma nessuno potrà mai dire che i rossoblù non ci abbiano provato.