FONTE: TUTTOMERCATOWEB
Una giornata qualunque del 2013 in aeroporto a Fiumicino, due agenti dell’aeronautica in borghese e una foto con Giorgio Perinetti. Parte da qui la storia di Fabrizio Alastra con il Palermo. Uno dei due agenti ad aver chiesto la foto all’ex ds rosanero era il papà del giovane portiere, che giocava nel Trapani. “Sa che mio figlio fa il portiere e gioca nel Trapani? Fabrizio Alastra”, dice il padre del portiere classe 97 al Direttore. Perinetti memorizza e prende contatti con il collega e amico Daniele Faggiano. “Hai un portiere che si chiama Alastra?”, domanda il Direttore. “Si ed è anche bravo”, risponde Faggiano. Ok, c’è l’intesa. Alastra va in prova al Palermo, il preparatore della Primavera Vincenzo Sicignano lo valuta e lo promuove. Fabrizio va al Palermo in prestito oneroso di 20.000 con diritto di riscatto a 100.000. Il riscatto è meritato perché Alastra in Primavera para tutto. Intanto che si tratta per il riscatto ecco la Roma prendere contatti con l’agente Caliandro. Nel mirino c’è il baby portiere. Ma Sabatini non farebbe mai un torto a Zamparini. E Alastra viene riscattato dal Palermo, cresce e matura fino ai giorni nostri. Oggi l’esordio in serie A. E chissà se il padre, Gaspare, ripensandoci avrà rispolverato quella foto di qualche anno fa con Perinetti…