Un giovane rinforzo d’esperienza. Può essere presentato così l’approdo di Nicolò Armini (classe 2001) in maglia rossoblù che dovrebbe essere annunciato in giornata. Sebastiano Siviglia può iniziare a sorridere vistosamente, perchè il suo organico sta progressivamente prendendo forma essendo arrivata una pedina che conosce direttamente. Il tecnico del Potenza ha monitorato il giovane difensore ai tempi delle giovanili della Lazio ed è facile intuire che il ds Varrà in questo caso sia stato abile nell’assecondare una sua precisa richiesta, in linea con un progetto che punta sui giovani di qualità e sul minutaggio.

CARRIERA – Su Armini ci sarebbe tanto da scrivere. Originario di Marino, laziale, con alle spalle una lunghissima trafila nella “cantera” biancoceleste iniziata a 10 anni e un rinnovo fino al giugno 2024 che lo lega alla società del presidente Lotito. Le soddisfazioni per lui sono arrivate da giovanissimo con un esordio in Europa League risalente al 2018 in Cipro contro il Limassol con Simone Inzaghi allenatore da sommare a quello in Serie A all’Olimpico contro il Bologna.

Il 22 dicembre 2019 era in panchina a Riyad, serata nella quale la Lazio vinse contro la Juventus la sua quinta Supercoppa Italiana.

Ha indossato la maglia azzurra di tutte le selezioni giovanili eccetto l’Under 21. Una escalation esaltante avendo condiviso lo spogliatoio con nomi di spessore come Tonali, Viti, Rovella, Fagioli e Piccoli tanto per citarne qualcuno.

Appena un anno fa è stato prestato al Piacenza per garantirgli minutaggio e la possibilità di confrontarsi con un campionato professionistico per farsi le ossa e togliersi di dosso l’etichetta di promessa. Per lui 22 presenze in campionato che andranno aumentate quest’anno in maglia rossoblù in un percorso di crescita che è ancora in atto. Arriva in Basilicata per giocare titolare e dimostrare di essere pronto per imporsi nel calcio dei grandi.

NUMERO 13 – Oltre ad aver giocato nella Lazio, cos’hanno in comune Siviglia e Armini? Un particolare che i tifosi biancocelesti non potranno non notare, quello di aver indossato la maglia numero 13 che quest’anno apparterrà Alessio Romagnoli e che in passato è stata di proprietà di Alessandro Nesta. Un’eredità pesante che appartiene solo a chi piacciono e stimolano le responsabilità nonostante la carta d’identità.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Armini è un centrale difensivo che può giocare indifferentemente sia in una linea a 3 che a 4. In passato ha ricoperto anche il ruolo di terzino. Al fianco di Cargnelutti, Armini è pronto a comporre una coppia che parli la stessa lingua, non solo quella calcistica.

Un giovane rinforzo d’esperienza. Può essere presentato così l’approdo di Nicolò Armini (classe 2001) in maglia rossoblù che dovrebbe essere annunciato in giornata. Sebastiano Siviglia può iniziare a sorridere vistosamente, perchè il suo organico sta progressivamente prendendo forma essendo arrivata una pedina che conosce direttamente. Il tecnico del Potenza ha monitorato il giovane difensore ai tempi delle giovanili della Lazio ed è facile intuire che il ds Varrà in questo caso sia stato abile nell’assecondare una sua precisa richiesta, in linea con un progetto che punta sui giovani di qualità e sul minutaggio.

CARRIERA – Su Armini ci sarebbe tanto da scrivere. Originario di Marino, laziale, con alle spalle una lunghissima trafila nella “cantera” biancoceleste iniziata a 10 anni e un rinnovo fino al giugno 2024 che lo lega alla società del presidente Lotito. Le soddisfazioni per lui sono arrivate da giovanissimo con un esordio in Europa League risalente al 2018 in Cipro contro il Limassol con Simone Inzaghi allenatore da sommare a quello in Serie A all’Olimpico contro il Bologna.

Il 22 dicembre 2019 era in panchina a Riyad, serata nella quale la Lazio vinse contro la Juventus la sua quinta Supercoppa Italiana.

Ha indossato la maglia azzurra di tutte le selezioni giovanili eccetto l’Under 21. Una escalation esaltante avendo condiviso lo spogliatoio con nomi di spessore come Tonali, Viti, Rovella, Fagioli e Piccoli tanto per citarne qualcuno.

Appena un anno fa è stato prestato al Piacenza per garantirgli minutaggio e la possibilità di confrontarsi con un campionato professionistico per farsi le ossa e togliersi di dosso l’etichetta di promessa. Per lui 22 presenze in campionato che andranno aumentate quest’anno in maglia rossoblù in un percorso di crescita che è ancora in atto. Arriva in Basilicata per giocare titolare e dimostrare di essere pronto per imporsi nel calcio dei grandi.

NUMERO 13 – Oltre ad aver giocato nella Lazio, cos’hanno in comune Siviglia e Armini? Un particolare che i tifosi biancocelesti non potranno non notare, quello di aver indossato la maglia numero 13 che quest’anno apparterrà Alessio Romagnoli e che in passato è stata di proprietà di Alessandro Nesta. Un’eredità pesante che appartiene solo a chi piacciono e stimolano le responsabilità nonostante la carta d’identità.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Armini è un centrale difensivo che può giocare indifferentemente sia in una linea a 3 che a 4. In passato ha ricoperto anche il ruolo di terzino. Al fianco di Cargnelutti, Armini è pronto a comporre una coppia che parli la stessa lingua, non solo quella calcistica.

Un giovane rinforzo d’esperienza. Può essere presentato così l’approdo di Nicolò Armini (classe 2001) in maglia rossoblù che dovrebbe essere annunciato in giornata. Sebastiano Siviglia può iniziare a sorridere vistosamente, perchè il suo organico sta progressivamente prendendo forma essendo arrivata una pedina che conosce direttamente. Il tecnico del Potenza ha monitorato il giovane difensore ai tempi delle giovanili della Lazio ed è facile intuire che il ds Varrà in questo caso sia stato abile nell’assecondare una sua precisa richiesta, in linea con un progetto che punta sui giovani di qualità e sul minutaggio.

CARRIERA – Su Armini ci sarebbe tanto da scrivere. Originario di Marino, laziale, con alle spalle una lunghissima trafila nella “cantera” biancoceleste iniziata a 10 anni e un rinnovo fino al giugno 2024 che lo lega alla società del presidente Lotito. Le soddisfazioni per lui sono arrivate da giovanissimo con un esordio in Europa League risalente al 2018 in Cipro contro il Limassol con Simone Inzaghi allenatore da sommare a quello in Serie A all’Olimpico contro il Bologna.

Il 22 dicembre 2019 era in panchina a Riyad, serata nella quale la Lazio vinse contro la Juventus la sua quinta Supercoppa Italiana.

Ha indossato la maglia azzurra di tutte le selezioni giovanili eccetto l’Under 21. Una escalation esaltante avendo condiviso lo spogliatoio con nomi di spessore come Tonali, Viti, Rovella, Fagioli e Piccoli tanto per citarne qualcuno.

Appena un anno fa è stato prestato al Piacenza per garantirgli minutaggio e la possibilità di confrontarsi con un campionato professionistico per farsi le ossa e togliersi di dosso l’etichetta di promessa. Per lui 22 presenze in campionato che andranno aumentate quest’anno in maglia rossoblù in un percorso di crescita che è ancora in atto. Arriva in Basilicata per giocare titolare e dimostrare di essere pronto per imporsi nel calcio dei grandi.

NUMERO 13 – Oltre ad aver giocato nella Lazio, cos’hanno in comune Siviglia e Armini? Un particolare che i tifosi biancocelesti non potranno non notare, quello di aver indossato la maglia numero 13 che quest’anno apparterrà Alessio Romagnoli e che in passato è stata di proprietà di Alessandro Nesta. Un’eredità pesante che appartiene solo a chi piacciono e stimolano le responsabilità nonostante la carta d’identità.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Armini è un centrale difensivo che può giocare indifferentemente sia in una linea a 3 che a 4. In passato ha ricoperto anche il ruolo di terzino. Al fianco di Cargnelutti, Armini è pronto a comporre una coppia che parli la stessa lingua, non solo quella calcistica.