FONTE: SERIE D 24.COM
Il Canicattì continua a stupire tutti nel campionato di Eccellenza Sicilia girone A. Dopo 26 gare giocate, il club di mr. Bonfatto ha totalizzato 20 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte, quest’ultime arrivate entrambe nel girone d’andata. Società, squadra e tifoseria sognano la Serie D da oramai 28 anni. Forse troppi per una piazza che ha da sempre “masticato” calcio. Forse pochi per un paese che non vanta la possibilità di avere un proprio terreno di gioco e oramai da 5 anni è costretta ad essere “nomade”.
Iraci, l’attaccante record del Canicattì
Numeri alla mano, questa squadra ha realizzato 60 reti, subendone appena 13 e diventando una vera schiacciasassi. A dimostrazione di ciò, la vittoria ottenuta nell’ultima sfida di campionato contro la Mazarese per 5-1. Se nel primo tempo si è andati a bere un thè caldo con il risultato di 1-1, nella ripresa la compagine casalinga, nel giro di 240 secondi ha trovato tre volte la rete. Al 47′ arriva il goal di David Gueye, ma ciò che accade nei due minuti successivi è storia. Sì, perchè in soli 49 secondi il leader della classifica marcatori biancorossa, Benedetto Iraci, sigla una doppietta da record per il calcio italiano: basti pensare che il record apparteneva fino a questo momento ad Ante Rebic, il quale aveva siglato una doppietta in 70 secondi. Non sazio del record, lo stesso attaccante palermitano ha trovato anche la tripletta, portandosi così a quota 14 reti stagionali, a meno due dal capocannoniere del campionato.
Rischio porte chiuse per la gara promozione: utopia o realtà?
Al Canicattì mancano solo due punti per la matematica promozione in Serie D. Già domenica, dunque, al triplice fischio della sfida contro l’Unitas Sciacca, potrebbe avvenire il passaggio nella quarta serie italiana. Una stagione importante, per certi versi perfetta, macchiata solo dalla questione stadio. Anche nella giornata di ieri è successo dell’incredibile. Infatti 8 minuti prima dell’inizio della gara, nonostante la società Asd Canicatti fosse in possesso di regolare licenza di pubblica sicurezza e avesse adempiuto a tutte le prescrizioni ordinate dalla questura, immotivamente è stata portata a conoscenza un’ordinanza, attraverso i carabinieri di Ravanusa, con la quale si disponeva inspiegabilmente la disputa della gara a porte chiuse senza preventiva comunicazione alla società. Nonostante il già avvenuto ingresso dei tifosi presenti (400 persone), la dirigenza locale è stata costretta a far dileguare il pubblico, con il conseguente posticipo della gara di 30 minuti. A fine gara, poi, i festeggiamento di rito avvenuti con i tifosi presenti in massa dietro il muro del campo Saraceno.