sabato 23 Novembre 2024

Le dichiarazioni di Luigi Lauro a “Il Calcio Del Lunedì”
L

“Il Calcio Del Lunedì” andato in onda ieri sera è stato modificato per dare spazio a Luigi Lauro, procuratore sportivo che oltre ad essere interessato all’acquisizione del Potenza conosce benissimo le vicende potentine. Nel salotto di Pino Marceddu, l’agente napoletano ha parlato dei motivi che lo hanno spinto qualche mese fa ad avvicinare il presidente Caiata: “E’ stato fatto uno studio sulle potenzialità della città. Ritengo che un progetto sportivo non possa andare avanti se intorno non si fa un discorso di tipo commerciale e che comprenda l’ammodernamento delle strutture”. Questi sono stati alcuni degli argomenti trattati:

STADIO: “ L’idea è di fare del Viviani una struttura da ventimila posti, un gioiellino da Serie A. Intorno all’attuale stadio vogliamo riqualificare l’area con un parco giochi puntando alla costruzione di una foresteria. Tutto è stato progettato sul modello inglese. E’ un investimento da otto milioni di euro che abbiamo discusso con il Comune e con l’Assessore allo Sport insieme ai nostri architetti. Il nostro progetto va avanti, nel caso in cui venisse indetta una manifestazione d’interesse noi ci saremo a prescindere dalla parte sportiva. Auguriamo al Potenza in ogni caso di salvare il professionismo”.

TRATTATIVA: “Ci siamo seduti al tavolo prima avendo una situazione debitoria di 200 mila euro poi abbiamo toccato il milione. In un primo momento abbiamo trattato il cento per cento delle quote, con il passar delle settimane abbiamo scoperto che il 5% delle quote fosse sequestrato. In estate ci siamo accorti che la volontà di cedere non c’era. Eravamo pronti a garantire la fideiussione per l’iscrizione al campionato e a recarci dal notaio. Poi l’associazione Potenza 1919 è venuta in soccorso del presidente Caiata versando soldi al buio. Ci siamo riavvicinati da poco ascoltando l’appello del presidente Caiata che apriva a nuovi acquirenti. Valutiamo il Potenza non più di 2 milioni di euro trovandoci di fronte una società che non ha né strutture di proprietà né un patrimonio tecnico particolare”.

ASSEMBLEA DEI SOCI: “Ho preso parte all’assemblea dei soci visionando alcune carte. Ho accettato l’invito di Fontana che mi ha delegato al posto suo per rendermi conto della situazione dal momento che rappresento un gruppo di persone interessato all’acquisizione della società. Ho firmato un patto di riservatezza, per cui fino a quando la trattativa non si concretizzerà non potrò dire altro”.

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STADIO: “ L’idea è di fare del Viviani una struttura da ventimila posti, un gioiellino da Serie A. Intorno all’attuale stadio vogliamo riqualificare l’area con un parco giochi puntando alla costruzione di una foresteria. Tutto è stato progettato sul modello inglese. E’ un investimento da otto milioni di euro che abbiamo discusso con il Comune e con l’Assessore allo Sport insieme ai nostri architetti. Il nostro progetto va avanti, nel caso in cui venisse indetta una manifestazione d’interesse noi ci saremo a prescindere dalla parte sportiva. Auguriamo al Potenza in ogni caso di salvare il professionismo”.

TRATTATIVA: “Ci siamo seduti al tavolo prima avendo una situazione debitoria di 200 mila euro poi abbiamo toccato il milione. In un primo momento abbiamo trattato il cento per cento delle quote, con il passar delle settimane abbiamo scoperto che il 5% delle quote fosse sequestrato. In estate ci siamo accorti che la volontà di cedere non c’era. Eravamo pronti a garantire la fideiussione per l’iscrizione al campionato e a recarci dal notaio. Poi l’associazione Potenza 1919 è venuta in soccorso del presidente Caiata versando soldi al buio. Ci siamo riavvicinati da poco ascoltando l’appello del presidente Caiata che apriva a nuovi acquirenti. Valutiamo il Potenza non più di 2 milioni di euro trovandoci di fronte una società che non ha né strutture di proprietà né un patrimonio tecnico particolare”.

ASSEMBLEA DEI SOCI: “Ho preso parte all’assemblea dei soci visionando alcune carte. Ho accettato l’invito di Fontana che mi ha delegato al posto suo per rendermi conto della situazione dal momento che rappresento un gruppo di persone interessato all’acquisizione della società. Ho firmato un patto di riservatezza, per cui fino a quando la trattativa non si concretizzerà non potrò dire altro”.

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STADIO: “ L’idea è di fare del Viviani una struttura da ventimila posti, un gioiellino da Serie A. Intorno all’attuale stadio vogliamo riqualificare l’area con un parco giochi puntando alla costruzione di una foresteria. Tutto è stato progettato sul modello inglese. E’ un investimento da otto milioni di euro che abbiamo discusso con il Comune e con l’Assessore allo Sport insieme ai nostri architetti. Il nostro progetto va avanti, nel caso in cui venisse indetta una manifestazione d’interesse noi ci saremo a prescindere dalla parte sportiva. Auguriamo al Potenza in ogni caso di salvare il professionismo”.

TRATTATIVA: “Ci siamo seduti al tavolo prima avendo una situazione debitoria di 200 mila euro poi abbiamo toccato il milione. In un primo momento abbiamo trattato il cento per cento delle quote, con il passar delle settimane abbiamo scoperto che il 5% delle quote fosse sequestrato. In estate ci siamo accorti che la volontà di cedere non c’era. Eravamo pronti a garantire la fideiussione per l’iscrizione al campionato e a recarci dal notaio. Poi l’associazione Potenza 1919 è venuta in soccorso del presidente Caiata versando soldi al buio. Ci siamo riavvicinati da poco ascoltando l’appello del presidente Caiata che apriva a nuovi acquirenti. Valutiamo il Potenza non più di 2 milioni di euro trovandoci di fronte una società che non ha né strutture di proprietà né un patrimonio tecnico particolare”.

ASSEMBLEA DEI SOCI: “Ho preso parte all’assemblea dei soci visionando alcune carte. Ho accettato l’invito di Fontana che mi ha delegato al posto suo per rendermi conto della situazione dal momento che rappresento un gruppo di persone interessato all’acquisizione della società. Ho firmato un patto di riservatezza, per cui fino a quando la trattativa non si concretizzerà non potrò dire altro”.

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