venerdì 22 Novembre 2024

Capuano si presenta: “Potenza una scelta di cuore che rifarei”.
C

DA MESSINASPORTIVA.IT

Eziolino Capuano si è presentato ufficialmente allo stadio “Franco Scoglio”, che ha ospitato la prima conferenza stampa stagionale di presenza: “Sono contento e orgoglioso, era nel mio destino. Voglio ringraziare la proprietà che mi ha scelto in un momento oggettivo di difficoltà della squadra. Cercherò di metterci tutto il mio impegno e la mia esperienza accumulata negli anni. Lo stesso faranno lo staff che mi ha seguito, a cui si aggiungono Onorati e Innocenti, che erano già qui e non hanno bisogno di presentazioni. Per un allenatore è un piacere avere un preparatore atletico della sua esperienza”.

L’ex tecnico dell’Avellino dovrà scuotere un gruppo sull’orlo della depressione dopo un pessimo avvio: “Mi è già capitato in passato di subentrare in corso d’opera in situazioni simili. La squadra è giovane ma con grande disponibilità al lavoro. Vorrei ringraziare Salvatore Sullo, che ho visto crescere come calciatore. Ho trovato un gruppo con la cultura del lavoro. Cercherò di aggiustare qualcosa, ci sono situazioni da cambiare senza mandare in confusione i ragazzi. L’obiettivo è raggiungere i traguardi prefissati da società, città e tifoseria”. I 21 gol incassati in dieci gare e le cinque rimonte subite fotografano la delicata eredità: “È un dato purtroppo incontrovertibile e inconfutabile, ma vanno analizzate tante situazioni. È vero che la squadra ha preso tanti gol ma ne ha anche realizzati dieci (tredici considerando anche la Coppa Italia, ndc). Se incassi 17 gol in otto partite c’è qualche problema. Cercheremo di dare un equilibrio maggiore, di essere più attenti, anche meno belli ma più pragmatici, perché poi il distacco in classifica può aumentare”. In organico vi sono comunque elementi dal grande valore e Capuano non si fascia la testa: “Andremo a lavorare sulle certezze e sulla qualità e il potenziale umano che mi è stato messo a disposizione, che non rispecchia questa classifica. Non dobbiamo fare voli pindarici. Bisogna lavorare sia in campo che fuori, attraverso i video, andando ad analizzare le caratteristiche e la bontà della rosa”.

La svolta potrebbe essere rappresentata dal ritorno dei gruppi organizzati: “So che i tifosi verranno a Potenza e questo per me è una gioia immensa, una vittoria per i ragazzi. Cercheremo di dargli una soddisfazione già domenica. Io non ho mai portato rancore per nessuno. Io vivo lì vicino, a Pescopagano. Fu una scelta di cuore che oggi rifarei. È una partita importante per tutte e due le squadre e il destino ha voluto che fosse la prima. Ma della società non posso che parlarne bene”. Confermato l’annunciato cambio di modulo, con il passaggio a un centrocampo più corposo: “Sono quello che tanti anni fa fece la tesi al master di Coverciano sul 3-5-2 quando uno dei pochi che all’epoca lo usava era Mazzarri. Si tratta di un sistema di gioco che conosco in maniera intrinseca e da più certezze. Penso dunque ripartiremo dalla difesa a tre”.

Come noi, anche il tecnico è tornato sulle dichiarazioni dell’estate 2010: “Cercherò di portare entusiasmo illimitato e coinvolgere il popolo messinese, come dissi undici anni fa. Ho rivisto la conferenza dell’epoca e ho provato senso di responsabilità. Non sono giovane, sono abbastanza maturo”.

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L’ex tecnico dell’Avellino dovrà scuotere un gruppo sull’orlo della depressione dopo un pessimo avvio: “Mi è già capitato in passato di subentrare in corso d’opera in situazioni simili. La squadra è giovane ma con grande disponibilità al lavoro. Vorrei ringraziare Salvatore Sullo, che ho visto crescere come calciatore. Ho trovato un gruppo con la cultura del lavoro. Cercherò di aggiustare qualcosa, ci sono situazioni da cambiare senza mandare in confusione i ragazzi. L’obiettivo è raggiungere i traguardi prefissati da società, città e tifoseria”. I 21 gol incassati in dieci gare e le cinque rimonte subite fotografano la delicata eredità: “È un dato purtroppo incontrovertibile e inconfutabile, ma vanno analizzate tante situazioni. È vero che la squadra ha preso tanti gol ma ne ha anche realizzati dieci (tredici considerando anche la Coppa Italia, ndc). Se incassi 17 gol in otto partite c’è qualche problema. Cercheremo di dare un equilibrio maggiore, di essere più attenti, anche meno belli ma più pragmatici, perché poi il distacco in classifica può aumentare”. In organico vi sono comunque elementi dal grande valore e Capuano non si fascia la testa: “Andremo a lavorare sulle certezze e sulla qualità e il potenziale umano che mi è stato messo a disposizione, che non rispecchia questa classifica. Non dobbiamo fare voli pindarici. Bisogna lavorare sia in campo che fuori, attraverso i video, andando ad analizzare le caratteristiche e la bontà della rosa”.

La svolta potrebbe essere rappresentata dal ritorno dei gruppi organizzati: “So che i tifosi verranno a Potenza e questo per me è una gioia immensa, una vittoria per i ragazzi. Cercheremo di dargli una soddisfazione già domenica. Io non ho mai portato rancore per nessuno. Io vivo lì vicino, a Pescopagano. Fu una scelta di cuore che oggi rifarei. È una partita importante per tutte e due le squadre e il destino ha voluto che fosse la prima. Ma della società non posso che parlarne bene”. Confermato l’annunciato cambio di modulo, con il passaggio a un centrocampo più corposo: “Sono quello che tanti anni fa fece la tesi al master di Coverciano sul 3-5-2 quando uno dei pochi che all’epoca lo usava era Mazzarri. Si tratta di un sistema di gioco che conosco in maniera intrinseca e da più certezze. Penso dunque ripartiremo dalla difesa a tre”.

Come noi, anche il tecnico è tornato sulle dichiarazioni dell’estate 2010: “Cercherò di portare entusiasmo illimitato e coinvolgere il popolo messinese, come dissi undici anni fa. Ho rivisto la conferenza dell’epoca e ho provato senso di responsabilità. Non sono giovane, sono abbastanza maturo”.

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L’ex tecnico dell’Avellino dovrà scuotere un gruppo sull’orlo della depressione dopo un pessimo avvio: “Mi è già capitato in passato di subentrare in corso d’opera in situazioni simili. La squadra è giovane ma con grande disponibilità al lavoro. Vorrei ringraziare Salvatore Sullo, che ho visto crescere come calciatore. Ho trovato un gruppo con la cultura del lavoro. Cercherò di aggiustare qualcosa, ci sono situazioni da cambiare senza mandare in confusione i ragazzi. L’obiettivo è raggiungere i traguardi prefissati da società, città e tifoseria”. I 21 gol incassati in dieci gare e le cinque rimonte subite fotografano la delicata eredità: “È un dato purtroppo incontrovertibile e inconfutabile, ma vanno analizzate tante situazioni. È vero che la squadra ha preso tanti gol ma ne ha anche realizzati dieci (tredici considerando anche la Coppa Italia, ndc). Se incassi 17 gol in otto partite c’è qualche problema. Cercheremo di dare un equilibrio maggiore, di essere più attenti, anche meno belli ma più pragmatici, perché poi il distacco in classifica può aumentare”. In organico vi sono comunque elementi dal grande valore e Capuano non si fascia la testa: “Andremo a lavorare sulle certezze e sulla qualità e il potenziale umano che mi è stato messo a disposizione, che non rispecchia questa classifica. Non dobbiamo fare voli pindarici. Bisogna lavorare sia in campo che fuori, attraverso i video, andando ad analizzare le caratteristiche e la bontà della rosa”.

La svolta potrebbe essere rappresentata dal ritorno dei gruppi organizzati: “So che i tifosi verranno a Potenza e questo per me è una gioia immensa, una vittoria per i ragazzi. Cercheremo di dargli una soddisfazione già domenica. Io non ho mai portato rancore per nessuno. Io vivo lì vicino, a Pescopagano. Fu una scelta di cuore che oggi rifarei. È una partita importante per tutte e due le squadre e il destino ha voluto che fosse la prima. Ma della società non posso che parlarne bene”. Confermato l’annunciato cambio di modulo, con il passaggio a un centrocampo più corposo: “Sono quello che tanti anni fa fece la tesi al master di Coverciano sul 3-5-2 quando uno dei pochi che all’epoca lo usava era Mazzarri. Si tratta di un sistema di gioco che conosco in maniera intrinseca e da più certezze. Penso dunque ripartiremo dalla difesa a tre”.

Come noi, anche il tecnico è tornato sulle dichiarazioni dell’estate 2010: “Cercherò di portare entusiasmo illimitato e coinvolgere il popolo messinese, come dissi undici anni fa. Ho rivisto la conferenza dell’epoca e ho provato senso di responsabilità. Non sono giovane, sono abbastanza maturo”.

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